Il coronavirus ha costretto le popolazioni di tutto il mondo a essere messe in quarantena. Non esiste un modo migliore per prevenire la malattia se non in questo modo, quindi la chiamata per tutti a rimanere a casa ha perfettamente senso in questo momento.
Le aziende hanno licenziato i loro dipendenti, gli stabilimenti sono stati banditi, in modo che la popolazione non volesse uscire di casa e persino il coprifuoco è stato implementato in diversi comuni. Non è un compito facile, ma data la misura, diverse famiglie hanno trovato il modo di distrarsi, sia facendo attività fisica, giocando o semplicemente non facendo nulla, semplicemente riposando.
Ma la gentile signora Bernarda, 87 anni, per esempio, ha deciso di usare il suo tempo libero in un modo molto più interessante e di supporto.
Vive nella città di Santa Quitéria, a Maranhão, e con il supporto di sua nipote, Renatha Costa, insegnante, biologa e ingegnere civile, produce maschere per la protezione del viso.
Il prodotto agisce come un tipo di scudo contro la malattia, principalmente per gli operatori sanitari o la pubblica sicurezza, che sono costantemente esposti al virus.
Ma a causa della forte domanda nelle farmacie e in altri negozi, l'articolo ha iniziato a mancare a Santa Quitéria. Dona Bernarda lo scoprì anche quando cercò di acquistare il prodotto e non lo trovò nei negozi della città.
Ma da brava donna del nordest, ha deciso di "rimboccarsi le maniche" per cercare di cambiare la situazione come poteva.
Dato che era una sarta, la piccola signora chiese aiuto a sua nipote. Renatha si è quindi occupata dell'acquisto del tessuto (TNT) e degli elastici in modo che sua nonna potesse realizzare i pezzi.
È anche la nipote che impermeabilizza e taglia i tessuti e confeziona ciascuno dei pezzi, che saranno donati alle persone vulnerabili nel quartiere in cui vive Dona Bernarda. La produzione, ovviamente, non è su larga scala, a causa dell'età avanzata di Dona Bernarda, ma non lei non si scoraggia.
In realtà, è entusiasta di usare il suo tempo libero per creare oggetti che possono aiutare a migliorare la vita delle persone bisognose, in particolare di altre persone anziane.
Renatha pubblicizzò l'iniziativa sui suoi social network e il post divenne presto virale, con dozzine di persone che sostenevano l'idea. L'insegnante ha anche suggerito che altre persone sarebbero disposte a produrre maschere a casa, per evitare carenze totali. Il processo, secondo Renatha, è super semplice, ma il risultato è il migliore possibile.
E tu? Che ne dici di seguire Dona Bernarda e sua nipote e provare a produrre maschere come queste a casa? Certamente, nella tua città ci sono istituzioni che ne hanno bisogno.
Lascia il tuo commento e condividi questo testo sui tuoi social network!
LEGGI TUTTO