Luca Zaia non cerca lo scontro con il governo, ma spera in un ripensamento sulla riapertura delle scuole. "Se le condizioni per aprire rimangono queste - ha detto infatti il presidente del Veneto, senza ipocrisia: "non siamo in grado di reggere".
Zaia è per posticipare il rientro in aula, altrimenti "il risultato sarà che da lunedì avremo un sacco di classi in Dad, orari ridotti, ci trascineremo per una settimana e poi probabilmente si dovrà intervenire".
«Non cerco la rissa. Draghi parlerà domani, ed è fondamentale che capisca che le Regioni sono al fronte: si faccia dare il quadro dei territori, tutti noi vogliamo tenere aperta la scuola, ma non ci sono le condizioni. Ci chiedono di svuotare il mare con il secchio. Il secchio non perde acqua, ma ha una capacità limitata». Il governatore del Veneto Luca Zaia ancora spera in un ripensamento del governo sulla riapertura della scuola e insiste: «Si esprima il Comitato tecnico scientifico, non può non farlo su richiesta delle Regioni». Lo scorso anno, nello stesso periodo, decise in solitaria e contestato da tutti, di non aprire le scuole sino a febbraio.
Il presidente della Campania De Luca ha già rotto, con un’ordinanza che ferma primarie e medie sino al 29 gennaio, andando allo scontro con il governo. «Sono un autonomista impenitente, rispetto quello che fa un collega. In questo momento però non serve far cagnara.