Pensieri

Volontari creano bambole per bambini malati di cancro

  • Il cancro è una delle condizioni di salute che destabilizza maggiormente una persona e quando colpisce i bambini, la situazione diventa ancora più delicata. 

    Ci sono molte lotte quotidiane, sia per i bambini che per le loro famiglie, ma c'è sempre la forza e la dedizione per impedire loro di perdere la magia dell'infanzia e la speranza di un domani migliore.

    Per portare più gioia nella vita dei bambini che vivono con il cancro è nato il progetto "Carequinhas" nella città di Jaraguá do Sul, Santa Catarina.

    I volontari che fanno parte del gruppo Solidarity Hands, che mira ad aiutare nella cura del cancro dei bambini nella regione, hanno creato "bambole" per bambine e bambini ricoverati negli ospedali della città.

    Ognuna delle bambole è creata con molto amore e affetto e accompagna un cerchietto dello stesso colore, nel caso delle bambine; o una maschera, nel caso dei bambini.

    Ci sono molti colori usati dai volontari, in modo che i bambini si sentano ben rappresentati in tutte le loro caratteristiche.

    Le ultime bambole sono state consegnate a Natale 2018 e, secondo il presidente di Solidarity Hands, Grasiela Cristofolini, erano un totale di 250 bambole, 125 bambole e 125 supereroi hanno reso la fine dell'anno dei bambini più bello.

    "Vediamo un sacco di cose difficili, ma il loro sorriso quando ricevono un regalo come questo minimizza tutto per un momento", ha detto Andreia Karina da Silva, volontaria in Solidarity Hands.

    "Sarebbe molto più economico comprare qualcosa pronto? Lo sarebbe, senza dubbio. Ma è molto diverso fare qualcosa pensando a quel bambino, qualcosa di personalizzato, qualcosa che lei/lui guarda e lo sente importante", ha detto Eliana Matheus Baumgardt, un'altra volontaria del gruppo.

    I materiali usati per realizzare le bambole sono divisi tra i volontari, ma hanno anche donazioni. Nella spedizione natalizia, ognuno di loro ha investito circa mille reais, ma nonostante sia una quantità considerevole, per loro ne vale la pena.

    "Ciò che dobbiamo rimborsare compensa tutto. Compensa il tempo, compensa la fatica, compensa gli investimenti", afferma Andreia.

    Con poco più di due anni di attività, i volontari hanno già portato gioia a molti bambini e vissuto momenti emozionanti, lo scorso Natale, in un evento che si è svolto presso l'Ospedale Infantil di Joinville.

    John, uno dei bambini, era proprio come la bambola che aveva vinto, e non appena la vide, si identificò con lei e non la lasciò andare.

    L'altro punto saliente è stato con Daniela, una bambina di 9 anni che non aveva mai visto Babbo Natale.

    "Non l'aveva mai visto e saltò fuori dalla barella. La reazione è stata scioccante e quando abbiamo chiesto quale sarebbe stata la richiesta e lei ha risposto: una x-insalata, che ci ha segnato profondamente", ricorda Andreia, che a quel tempo piangeva.

    I due bambini se ne sono andati, ma i volontari rimangono risoluti nella loro missione di portare sorrisi e momenti a questi grandi guerrieri.

    Un'azione davvero speciale, l'esempio che dobbiamo leggere e anche praticare. Tutti possiamo fare qualcosa di buono per il nostro prossimo, dobbiamo solo volerlo!

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