La tranquillità di Villa Pamphili, un parco situato tra i quartieri Aurelio e Monteverde a Roma, è stata recentemente turbata da un tragico evento. Francis Kaufmann, un cittadino statunitense di 46 anni, è stato arrestato in Grecia e ora è considerato il principale sospetto nell'omicidio di Anastasia Trofimova e di sua figlia Andromeda, i cui corpi sono stati scoperti all'interno del parco.
Anastasia, una giovane russa di 28 anni, e sua figlia sono state uccise tra il 3 e il 4 giugno, periodo durante il quale l'ultimo segnale del telefono di Kaufmann è stato registrato. Le indagini hanno rivelato che Kaufmann e Anastasia avevano trascorso le ultime due settimane prima dell'incidente vivendo in condizioni precarie tra i boschetti di Villa Pamphili, spostandosi di giorno verso la zona del mercato di San Silverio per le necessità quotidiane.
Villa Pamphili, la difesa di Francis Kaufmann
Le indagini, coordinate dal procuratore aggiunto Giuseppe Cascini, suggeriscono che la bambina sia stata strangolata, mentre per Anastasia si ipotizza la morte per soffocamento, attendendo i risultati degli esami istologici per conferma. Dopo il 3 giugno, il comportamento sospetto di Kaufmann e l'assenza di contatti telefonici hanno spinto le autorità italiane a richiedere la sua estradizione.
Durante l'udienza in videocollegamento con il tribunale di Larissa, Kaufmann ha scelto di non rispondere alle domande, chiedendo di parlare con il suo avvocato e il consolato americano, dichiarandosi innocente. Nonostante ciò, le indagini continuano a puntare su di lui come responsabile del duplice omicidio.
La Corte d'Appello greca è attesa a decidere sulla richiesta di estradizione avanzata dalla Procura di Roma, un passaggio chiave per il proseguimento delle indagini in questo caso doloroso e complesso.