Curiosità

Una donna di 80 anni si aggrappa a un albero per evitare che venga abbattuto

  • Alcune persone portano con sé un senso di giustizia e solidarietà, che molti di noi potrebbero non conoscere mai. Pensando alla comunità, questi individui rinunciano al proprio benessere per proteggere la maggioranza, facendo la cosa giusta e valorizzando il futuro di tutti.

    A Talcahuano, in Cile, Margarita Castro è considerata un vero eroe, perché ha impedito alla città di abbattere un albero secolare per pavimentare una strada.

    Tre anni fa era in corso un progetto di innovazione nel comune, cercando di pavimentare e “ammodernare” alcuni luoghi. Chiamato albero da sughero, la specie non è originaria della zona, ma rischia di estinguersi, poiché la deforestazione non si ferma.

    All'età di 80 anni, Margarita era furiosa quando si rese conto che i lavoratori erano lì per abbattere l'albero, che chiamano quercia da sughero, solo per riempire il posto di cemento.

    La protesta ha conquistato i social media e le notizie locali, chiedendosi se l'urbanizzazione debba necessariamente "eliminare" ogni forma di vita in procinto di essere considerata vincente. Residente nel quartiere, Margarita non voleva che il progetto di “miglioramento” della gestione municipale mettesse fine a un albero secolare.

    Il progetto del municipio mira ad abbattere l'albero, pavimentare la strada, installare l'illuminazione e gli arbusti di piante sul sito. Anche con i macchinari pronti per far cadere l'impianto. L'anziana donna non ha avuto paura della pressione ed è rimasta al suo posto, rendendo impossibile il lavoro degli uomini. Uno dei vicini ha fotografato il momento, diventato virale sui social, dimostrando che la signora non ha giocato.

    Margarita ha ricevuto il sostegno di migliaia di persone che, come lei, credono che gli alberi debbano essere tenuti in posizione verticale e che l'urbanizzazione non debba essere fatta esplodere con la fauna e la flora locali.

    La giustificazione delle autorità è che non c'è mai stata alcuna denuncia formale riguardo al taglio dell'albero, poiché il progetto è sulla carta da tre anni.

    Nelle amache, alcuni hanno manifestato chiedendo di pavimentare il vecchio albero, lasciandolo al suo posto, impedendone né l'ammodernamento né lo sfalcio. Meno di 24 ore dopo la protesta di Margarita, la città ha scelto di rimuovere l'albero dal sito senza danneggiarne la struttura e ha proposto di piantarlo in un'altra regione.

    Poiché i residenti del quartiere non volevano che l'albero fosse lì, i rappresentanti hanno deciso di mantenerlo in vita, in un luogo in cui avrebbero potuto continuare a produrre ossigeno.

    Il 10 aprile l'albero è stato rimosso con le proprie attrezzature, mantenendone l'integrità, e portato al vivaio comunale. La pianta è stata salvata grazie agli sforzi di Margarita, la cui voce è riecheggiata su Internet, dove ha trovato sostegno.

    Anche se è stata portata dalla sua strada, la signora ha impedito il suo taglio e si è assicurata che più di 200 anni di storia fossero ancora vivi.

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