Cronaca

Ugo Fuoco, No vax che esultò per la morte di Sassoli, ora è in ospedale per Covid

Esultò in rete per la morte di David Sassoli, adesso è ricoverato in ospedale per Covid. È la storia di Ugo Fuoco, convinto No vax che nelle ore successive alla scomparsa del presidente dell'Europarlamento scrisse su Facebook: «Ogni tanto una buonissima notizia. Se ne va mr. "Il Green pass non è discriminatorio" Sassoli. Adesso venitevi a prendere gli altri, grazie».

Oltre al ricovero, documentato sulle sue pagine social - in cui continua l'attacco a chi lo ha criticato - è arrivata anche la denuncia dalla Polizia Postale della Campania, coordinata dalla Procura di Napoli Nord, con l'accusa di essere l'autore di uno dei messaggi lesivi della memoria dell'ex presidente del Parlamento Europeo. Gli agenti della Postale hanno anche eseguito una perquisizione informatica nel corso della quale sono state rinvenute tracce del messaggio d'odio. L'uomo in passato era stato già stato denunciato per inosservanza delle misure sanitarie in materia di Covid.

Ugo Fuoco è tra i promotori della «Rete nazionale Basta dittatura» e tra gli organizzatori di diverse manifestazioni No vax e No Green pass svolte a Napoli e in altre città. «Il poveretto è stato fottuto pure lui, lui le punturine se le è fatte vere a differenza degli altri suoi compagni di merende», «Ha guidato il gregge fino al baratro e ci è caduto pure lui», «Se l'aguzzino della tua vita e dei tuoi figli muore è sempre una buona cosa. Dio lo vuole Dio è in noi e con noi», questi alcuni dei commenti al post pubblicati da altri utenti. Sullo stesso tono i messaggi pubblicati nel canale Telegram «No green pass» che conta oltre 3.700 membri: «È morto Sassoli, bene anzi benissimo, anche se fosse successo per mani altrui», si legge in un messaggio e un altro utente incalza: «Ricordiamo che è stato male dopo la punturina ma non lo dicono». La controrisposta è: «Non ne moriranno mai abbastanza per vendicare tutte le persone assassinate per mano di quelli come lui che hanno partecipato al truffacovid».

Il canale Telegram con 30.000 iscritti Ugo Fuoco è risultato essere amministratore di un canale Telegram con più di 30.000 iscritti, sul quale ha pubblicato numerosi messaggi di incitamento alla violazione delle disposizioni sulla gestione dell'emergenza pandemica da Covid-19. Numerosi messaggi d'odio, inspirati da teorie complottiste «no-vax» secondo le quali Sassoli sarebbe morto a causa del vaccino sono stati individuati nell'ambito del monitoraggio informativo della rete internet effettuato dalla Polizia Postale e delle Comunicazioni a seguito della notizia della scomparsa del Presidente dell'Europarlamento; monitoraggi eseguiti su diversi canali Telegram, profili Facebook e Twitter (con l'hashtag #nessunacorrelazione).

Tra i vari messaggi che hanno acquisito il carattere della «viralità» per il contenuto particolarmente sprezzante e lesivo della memoria del defunto Presidente del Parlamento Europeo, ripreso anche dai principali organi di stampa, era emerso quello pubblicato dall'account «Ugo Fuoco», che testualmente affermava «ogni tanto una buonissima notizia. Se ne va mr. 'il green pass non è discriminatoriò Sassoli. Adesso venitevi a prendere gli altri, grazie». Gli accertamenti hanno permesso di identificare l'autore del post in un quarantenne residente nella provincia di Napoli, già denunciato per inosservanza delle misure sanitarie in materia di Covid.