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Ucraina, Trump e Zelensky: Novità che Cambiano il Gioco

Recentemente, l'attenzione internazionale si è nuovamente concentrata sul delicato triangolo geopolitico tra Washington, Mosca e Kiev, a seguito di un incontro riservato tra Donald Trump e Vladimir Putin durato quasi tre ore. Questo faccia a faccia ha segnato una possibile ripresa del dialogo diretto tra le due potenze, senza ultimatum o la tensione degli anni passati, come evidenziato dalle parole di Dmitrij Medvedev, vicepresidente del Consiglio di Sicurezza russo, che ha parlato di un «ripristino di un meccanismo completo per gli incontri ad alto livello tra Russia e Stati Uniti».

Il vertice in Alaska ha dimostrato che è possibile negoziare anche mentre continua la guerra, come sottolineato da Medvedev in un post su Telegram. Alla riunione hanno partecipato, oltre a Putin, anche il ministro degli Esteri Sergej Lavrov e il consigliere presidenziale Yurij Ushakov. Dalla parte americana erano presenti Trump, il segretario di Stato Marco Rubio e l'inviato speciale Steve Witkoff, in un formato 'tre contro tre' che ha permesso un confronto approfondito.

La posizione di Trump e le reazioni

Subito dopo il vertice, Trump ha avuto una chiamata con i leader della NATO e con il presidente ucraino Zelensky, durante la quale ha esposto la sua visione di una 'pace rapida' preferibile a un semplice cessate il fuoco. Questa posizione ha sorpreso molti dei partecipanti alla chiamata e ha reso la conversazione 'non facile', come riportato da Axios. Zelensky ha poi ribadito l'impegno di Kiev a lavorare intensamente per raggiungere la pace, riconoscendo anche l'importanza dell'influenza americana sull'evoluzione della situazione.

Zelensky ha annunciato un incontro imminente con Trump a Washington per discutere i dettagli per porre fine al conflitto, sottolineando l'importanza di questa lunga e approfondita conversazione che avrà luogo. Questo incontro potrebbe essere decisivo per il futuro del conflitto ucraino.

Un equilibrio ancora fragile

Le recenti dichiarazioni delineano un panorama in evoluzione: da un lato la volontà di Putin di negoziare senza apparire isolato, dall'altro la strategia di Trump di favorire un negoziato diretto, proponendosi come possibile artefice di una 'pace rapida'. Nel mezzo, Zelensky cerca di difendere l'integrità dell'Ucraina senza essere escluso dal tavolo delle grandi potenze. L'incontro di lunedì a Washington sarà cruciale per capire se questa nuova trama avrà un seguito concreto o se resterà solo un altro episodio nella lunga scacchiera del conflitto.