È una triste, violenta e codarda abitudine delle guerre. Giocattoli e cellulari pieni di esplosivo: delle bombe innescate dentro i giochi per i bambini. E anche in Ucraina, nella regione di Sumy, «aerei russi lanciano giocattoli per bambini, telefoni cellulari e oggetti di valore pieni di esplosivo» è l'allarme lanciato dalla Verchovna Rada, il Parlamento di Kiev. Inevitabile l'allarme di migliaia di persone che anche sui social hanno diffuso il messaggio per fare in modo che si propagasse il più possibile.
Per decenni dentro ai giocattoli per i più piccoli vengono nascoste delle mine in grado di mutilare o rendere invalidi i bambini. È successo già in Ucraina, nel Donbass, dove l'allora primo ministro ucraino Yatsenyuk aveva denunciato la barbara pratica: «I separatisti vogliono distruggere il futuro del Paese, rendendo invalidi i bambini facendogli saltare gli arti o rendendoli paralizzati a causa delle schegge». Prima di lui era stato Gino Strada a denunciare nel libro intitolato «Pappagalli verdi» cioè delle vere e proprie bombe inventate dall'Unione Sovietica lanciati da elicotteri militari russi ma anche in Vietnam e in Afghanistan, in Bosnia e in Somalia.
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