"Vladimir Putin è un criminale di guerra". Queste le parole di Joe Biden qualche ora dopo l'appassionato appello di Volodymyr Zelensky che, collegato con i membri del Congresso americano, ha ricordato come l'Ucraina ogni giorno stia vivendo il suo 11 settembre (VIDEO). A toccare il presidente americano devono essere state le immagini delle atrocità della guerra che il leader ucraino ha mostrato a deputati e senatori. Così, quando i giornalisti gli hanno chiesto se Putin fosse un criminale di guerra, Biden in un primo tempo ha risposto "no". Ma qualche secondo dopo è tornato indietro e ha risposto: "Sì, lo è". Quasi immediata la replica del Cremlino: parole “inaccettabili e imperdonabili”
"Putin sta infliggendo devastazione e orrore, bombardando appartamenti e reparti di maternità", ha inoltre twittato Biden parlando di Putin, indignato anche dalle notizie sulle forze russe "che hanno preso in ostaggio centinaia fra medici e pazienti" a Mariupol. "Queste sono atrocità, un oltraggio per il mondo", ha sottolineato ancora Biden. Il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ha subito replicato: "Riteniamo inaccettabile e imperdonabile tale retorica da parte di un capo di Stato le cui bombe hanno ucciso centinaia di migliaia di persone in tutto il mondo”.
Non è la prima volta che Biden attacca Putin. Già nel marzo del 2021, in un'intervista televisiva, il presidente americano definì un "killer" lo ‘zar’, sottolineando come il presidente russo avrebbe pagato un caro prezzo per aver tentato di interferire nelle elezioni presidenziali americane del 2020 al fine di favorire Donald Trump. Un attacco pesantissimo di fronte al quale il Cremlino reagì richiamando per consultazioni l'ambasciatore russo negli Stati Uniti, Anatoly Antonov.