Cronaca

Trovata in mare italiano una nave di epoca greca. Ecco cosa hanno trovato all'interno...

  • Grazie alla segnalazione di un sub, sono stati scoperti a Taranto i resti di una nave di epoca greca. A bordo la presenza di una statua.

    Taranto, scoperto relitto di una nave risalente all’epoca greca con a bordo una statua. Grazie alla segnalazione di un sub amatoriale, sono stati scoperti a Taranto i resti di una nave probabilmente di epoca ellenistica. A bordo del relitto, secondo quanto segnalato dal sindaco di Taranto, Ippazio Stefano, è stata individuata anche una statua. Del ritrovamento è stata informata la Soprintendenza archeologica.

    Un tesoro archeologico, dunque, potrebbe essere stato ritrovato. La presenza segnalata di un manufatto a bordo potrebbe arricchire ulteriormente la portata di questa scoperta che, rispetto alle altre del genere, è stata effettuata per caso.

    Le “leggende greche” sulla nascita di Taranto
    La storia di Taranto, intesa come città, ha inizio fin dall’VIII secolo a.C. con la fondazione di Taras, unica colonia degli Spartani. Ritrovamenti archeologici confermano la presenza di insediamenti appartenenti all’età del bronzo e del ferro (3500 anni a.c.). L’egemonia della città era legata alla grande potenza navale, al controllo del golfo (definito “di Taranto” per accordi di non belligeranza con l’impero romano) e alla cultura della Magna Grecia.

    Una leggenda racconta della nascita della città risalendo a circa 2000 anni prima di Cristo, ad opera di Taras, uno dei figli di Poseidone. Taras sarebbe giunto in questa regione con una flotta, approdando presso un corso d’acqua che poi da lui stesso avrebbe preso il nome: il fiume Tara. Sempre secondo questa leggenda, Taras avrebbe edificato una città che egli dedicò a sua madre Satyria o a sua moglie Satureia e che chiamò quindi Saturo. Un giorno Taras sarebbe scomparso nelle acque del fiume e dal padre sarebbe stato assunto fra gli eroi. L’antica Taranto ebbe un grande culto per il dio Poseidone e naturalmente nella città, non poteva non essere eretto un tempio dedicato a questa divinità.

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