La tredicesima del 2023 porta una realtà amara per molti italiani. Quest'anno, la consueta gratifica natalizia, attesa con ansia da 18,9 milioni di lavoratori dipendenti e 16,1 milioni di pensionati, si troverà ad affrontare un destino sfortunato.
Uno studio condotto dall'Osservatorio Nazionale Federconsumatori ha rivelato che ben il 91% della tredicesima verrà assorbito da pagamenti e bollette, lasciando solo una piccola frazione per le spese personali e festive.
Tredicesima 2023: Una Ripartizione Sconcertante
La tredicesima del 2023, il cui monte complessivo è stimato in circa 43,8 miliardi di euro, sarà in gran parte destinata a coprire le scadenze di dicembre e l'aumento insostenibile dei costi delle bollette e dei prestiti.
Gran parte di questa somma verrà destinata a mutui e rate (29,2%), seguita da bollette energetiche (24,6%) e tasse (12,1%). Questo lascia solo il 9,6% nelle mani delle famiglie per le spese festive tradizionali, come regali e viaggi.
Un Natale di difficoltà: analisi e richieste di intervento
Di fronte a questa situazione, si profila un Natale difficile per le famiglie italiane. L’aumento dei prezzi e l'onere delle spese fisse lasciano poco spazio per i consumi tradizionali del periodo natalizio.
Federconsumatori sottolinea la necessità di un impegno maggiore da parte delle istituzioni, proponendo riforme come la revisione delle aliquote IVA e la proroga del mercato tutelato dell'energia, per mitigare l’impatto dell’inflazione e ristabilire la capacità di acquisto delle famiglie.
La tredicesima del 2023 si rivela più una necessità economica che un bonus per molti italiani. La situazione richiede un'attenzione urgente e misure concrete per alleviare la pressione finanziaria sulle famiglie italiane, soprattutto in vista delle festività natalizie.
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