Tragedia in Salento: un bambino di 8 anni ucciso dalla madre News

Tragedia in Salento: un bambino di 8 anni ucciso dalla madre

Il tranquillo tessuto della vita nel Salento è stato tragicamente squarciato da un evento sconvolgente avvenuto a Calimera, un piccolo comune dove la normalità quotidiana è stata interrotta dall'azione incomprensibile di una madre.

Najoua Minniti, una donna di 35 anni con origini calabresi e tunisine, ha concluso la vita del suo bambino, Elia, di soli otto anni. Questo gesto estremo è avvenuto in un contesto di tensioni accumulate durante una relazione conflittuale con l'ex compagno, Fabio Perrone.

Subito dopo l'omicidio, Najoua ha tentato di sfuggire al suo tormento interiore dirigendosi verso la costa, dove ha poi scelto di porre fine alla propria vita gettandosi da una scogliera. Il suo corpo è stato successivamente recuperato da un sub nelle acque fredde del mare.

Prima di morire, Najoua ha lasciato una lettera, un documento che potrebbe fornire ulteriori dettagli su questo drammatico episodio, attualmente sotto esame degli investigatori.

Il tragico destino del piccolo Elia non era inaspettato per gli investigatori, data la preoccupante denuncia presentata un anno prima da Fabio Perrone. Najoua aveva minacciato di allontanarsi con il bambino, preannunciando indirettamente la tragedia.

Nonostante fossero state prese misure precauzionali, come l'affidamento temporaneo del bambino al padre e l'obbligo per Najoua di seguire un percorso terapeutico, le restrizioni non sono state sufficienti a prevenire l'epilogo fatale.

Il caso ha sollevato questioni urgenti riguardo il ruolo dei servizi sociali e della scuola nel monitorare situazioni familiari a rischio. La comunità locale, sconvolta, cerca risposte mentre il nonno di Elia ha lasciato un mazzo di roselline bianche davanti alla loro casa, in un gesto di silenzioso tributo e dolore.

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