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Tragedia in ospedale, 12 neonati morti: come è potuto succedere

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    Un tragico evento ha scosso il settore sanitario: dodici bambini neonati sono morti in un breve periodo di tempo in un rinomato ospedale pubblico.

    Il Ministero della Salute ha immediatamente annunciato l'apertura di un'indagine per fare luce sugli avvenimenti e per prendere misure urgenti a tutela dei pazienti più a rischio.

    La tragedia in ospedale: l'insolita morte di 12 neonati

    Secondo le prime informazioni delle autorità sanitarie, molti neonati mostravano già gravissime condizioni cliniche al momento della nascita, principalmente a causa di parti prematuri. Ci sono state preoccupazioni in merito a due incidenti legati alla presenza del batterio Klebsiella pneumoniae, noto per essere resistente agli antibiotici.

    Gli investigatori stanno esaminando la possibilità che il contagio sia derivato dall'uso improprio di materiali sanitari, una pista ancora in fase di accertamento.

    Carenza di forniture e riutilizzo improprio: un rischio per la sicurezza ospedaliera

    Fonti interne suggeriscono che la mancanza di forniture mediche potrebbe aver spinto alcuni operatori a riutilizzare cannule nasali già utilizzate, violando le norme di sicurezza. Se ciò fosse confermato, tale pratica avrebbe potuto facilitare il diffondersi dell'infezione. La Klebsiella pneumoniae è considerata un patogeno emergente, difficile da trattare a causa della sua resistenza ai farmaci.

    Interventi istituzionali e azioni immediate

    L'evento ha avuto luogo all'Ospedale Universitario di Guayaquil. Il ministro della Salute, Jimmy Martin, ha richiesto le dimissioni del direttore dell'ospedale e ha inviato un gruppo di esperti per un'indagine approfondita. Ha anche annunciato l'intenzione di fornire supporto psicologico alle famiglie colpite, sottolineando: "La vita dei nostri bambini è prioritaria su tutto il resto… Voglio esprimere la mia solidarietà alle famiglie e assicurare un impegno affinché questo non si ripeta, se prevenibile."

    La risposta locale e misure straordinarie

    Il sindaco di Guayaquil, Aquiles Álvarez, ha criticato duramente il sistema sanitario statale, descrivendolo come "distrutto", e si è offerto di acquistare personalmente il materiale necessario. Dall'altra parte, la direzione ospedaliera ha negato qualsiasi responsabilità per le contaminazioni e ha affermato di aver seguito tutti i protocolli di sicurezza. Sono state attuate misure straordinarie come il trasferimento dei pazienti e una completa sanificazione delle unità di terapia intensiva, oltre a un'esaminazione intensiva dei campioni biologici e un potenziamento delle procedure di biosicurezza per evitare futuri incidenti simili.

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