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Tragedia di Giulia e il pitbull, possibile nuova teoria sulla causa della morte

  • La piccola comunità di Acerra è stata colpita da un evento tragico che ha lasciato la popolazione senza parole: Giulia Loffredo, una bambina di soli 9 mesi, è stata attaccata mortalmente dal pitbull di casa durante la notte. L'incidente si è verificato mentre la bambina dormiva accanto al suo padre, Vincenzo Loffredo, che si era addormentato poco dopo le 22:30. La madre di Giulia era fuori per lavoro nel settore della ristorazione.

    Tragedia di Giulia e il pitbull, un'altra teoria emerge

    Una possibile svolta investigativa

    Alla sua sveglia, Vincenzo ha trovato la figlia in una pozzanghera di sangue con ferite gravi. In preda al panico, ha trasportato immediatamente la bambina all'ospedale 'Villa dei Fiori' di Acerra, dove i medici hanno solo potuto confermare il suo decesso. Le indagini iniziali suggerivano un attacco da parte di un cane randagio, ma il padre ha poi ammesso che l'aggressione era avvenuta in casa e il pitbull familiare era il responsabile.

    Recenti sviluppi hanno introdotto un'ipotesi alternativa che sta prendendo piede. Alcune fonti, come riportato dal Corriere del Mezzogiorno, suggeriscono che la bambina avrebbe potuto rompersi il collo cadendo dal letto, e solo successivamente il pitbull potrebbe averla attaccata.

    Nuova ipotesi sulla tragedia di Giulia e il pitbull

    Nonostante la gravità delle ferite, si ritiene che Giulia fosse ancora viva quando è stata portata in ospedale. Inoltre, non sono state trovate tracce di sangue sul pitbull, ma su un altro cane di famiglia, un meticcio chiamato Laika. C'è anche il mistero del sangue pulito nell'appartamento, elemento emerso durante le indagini.

    Le autorità hanno proceduto con l'affidamento del pitbull al servizio veterinario dell'ASL per valutare il suo comportamento, dopo che vicini di casa avevano già segnalato episodi di aggressività dell'animale in passato, descrivendolo come 'pericoloso'.

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