Il fatto si sarebbe verificato nella giornata di Santo Stefano e a dare l'allarme sarebbe stata la moglie dell'anziano che allarmata dal rumore di uno scoppio proveniente dalla camera accanto si è precipitata nella stanza dove il marito giaceva in una pozza di sangue. Nel dare l'allarme, la donna, riferiva di una caduta dell'anziano marito.
Il COVID UCCIDE IN TANTI MODI
Da una prima ricostruzione dei fatti parrebbe che l'uomo, 84enne, avrebbe tentato di togliersi la vita dopo aver saputo della sua positività al COVID-19, sparandosi alla testa con una pistola regolarmente detenuta in un primo momento non vista dalla moglie.
Giunto in ospedale l'uomo è stato sottoposto ad una TAC dalla quale sono risultati evidenti i frammenti e le schegge del proiettile. L'84enne si trova ora in ospedale in gravissime condizioni.
In questo anno di pandemia sono state purtoppo tante le notizie di gesti disperati e le persone più fragili, gli anziani appunto, sono state quelle a soffrire di più per la situazione creatasi. La solitudine, il progressivo distaccarsi da queipochi luoghi familiari come il negozio all'angolo o i centri ricreativi a loro dedicati hanno portato i nostri nonni a vivere nella costante paura di essere contagiati da questo nemico invisibile.
Il gesto di quello che potrebbe essere il padre o il nonno di ognuno di noi dovrebbe farci riflettere su quanto questa crisi sanitaria abbia segnato profondamente la vita di tutti senza alcuna distinzione di età, cultura o religione e ricordate, una volta che tutto sarà finito, di passare più tempo con i vostri cari, soprattutto se anziani. La solitudine uccide molto più di questa pandemia.