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Terremoto di magnitudo 5.6 scuote le acque di Tonga

Un terremoto rappresenta uno degli eventi naturali più impattanti, originato da movimenti bruschi nella crosta terrestre. Questi movimenti liberano energia sotto forma di onde sismiche che si diffondono attraverso il suolo, arrivando a essere percepite in superficie.

La dinamica dietro la maggior parte dei terremoti è legata alle placche tettoniche. L'accumulo di tensione tra le placche, che possono collidere, separarsi o strisciare una sull'altra, porta al rilascio improvviso di energia, causando il sisma. Altri fattori scatenanti possono essere l'attività vulcanica o i crolli interni alla terra.

La magnitudo quantifica l'energia rilasciata durante il terremoto e viene registrata dai sismografi, mentre l'intensità misura l'impatto diretto sulle aree colpite, valutato attraverso scale come quella di Mercalli.

Recentemente, una scossa di terremoto di magnitudo 5.6 ha colpito le acque vicino a Tonga, senza causare danni significativi grazie alla sua posizione in mare aperto. Il sisma è stato registrato a una profondità di 10 chilometri e a 156 chilometri a est-nordest di Neiafu. Nonostante l'assenza di danni gravi, le autorità hanno attivato le procedure di sicurezza e monitoraggio.

Tonga si trova nell'Anello di Fuoco del Pacifico, una zona notoriamente attiva dal punto di vista sismico e vulcanico. La profondità relativamente bassa del sisma e la distanza dall'epicentro hanno limitato gli effetti sulle zone abitate. Tuttavia, le autorità continuano a monitorare la situazione per eventuali scosse di assestamento e mantengono alta l'attenzione.

Questo evento sottolinea la vulnerabilità delle isole del Pacifico ai fenomeni sismici e l'importanza di mantenere sistemi di allerta e piani di emergenza sempre aggiornati.