Non un gesto volontario ma un tragico incidente. Non un suicidio ma un investimento sulle rotaie. Questa la ricostruzione operata dalla Polfer di Giulianova, dopo una notte di indagini, sull’l’assurda tragedia che, nella notte tra martedì e mercoledì, ha interessato la stazione di Alba Adriatica.
Inizialmente si era pensato ad un suicidio e che la vittima, una quarantenne marchigiana (42 anni, P.F, della provincia pesarese), volesse farla finita. Poi alcune testimonianze, compresa quella del macchinista, avrebbero fugato questi dubbi. Pare che la donna sia scesa dalla banchina, attraversando un binario, mentre era in transito il treno merci che l'ha poi travolta.
Ricostruire la drammatica vicenda è stato complicato perché alla stazione di Alba non vi sono neppure le telecamere. Il lavoro della Polizia Ferroviaria ha, però, portato a scardinare l’ipotesi del suicidio. Ancora non si conoscono le generalità della vittima.
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