l colloquio di mercoledì mattina tra i due capi di Stato - il terzo dall'inizio del conflitto - potrebbe segnare un punto di non ritorno nel deterioramento della diplomazia tra Mosca e l'Europa.
I russi riferiscono di aver chiesto la smilitarizzazione dell’Ucraina e il suo status neutrale: Putin precisa che gli obiettivi dell'operazione militare saranno portati a termine in ogni caso e "senza compromessi", a prescindere dall'esito dei negoziati in corso.
Un “franco scambio di opinioni” secondo il Cremlino, la conferma che “il peggio deve ancora arrivare” per l’Eliseo. I russi riferiscono di aver chiesto la smilitarizzazione dell’Ucraina e il suo status neutrale, affinché dal suo territorio non emergano minacce per la propria sicurezza. Con Putin a precisare che gli obiettivi dell’operazione militare – cioè la “demilitarizzazione” e la “denazificazione” del Paese confinante – saranno portati a termine in ogni caso e “senza compromessi”, a prescindere dall’esito dei negoziati in corso. Fonti di Parigi riportano invece che l’obiettivo di Putin è di “prendere il controllo di tutta l’Ucraina“: il presidente russo ha telefonato a quello francese “per informarlo sulla situazione e sulle sue intenzioni nel quadro del dialogo che Mosca e Parigi continuano a mantenere”.