Il futuro dello Spid, il Sistema pubblico di identità digitale, ha tenuto con il fiato sospeso milioni di italiani negli ultimi mesi. Tra voci di una possibile dismissione e il passaggio obbligato alla Carta d'identità elettronica (Cie), le incertezze riguardo ai costi e alle procedure future hanno generato preoccupazioni tra gli utenti. Questo sistema è vitale per accedere a numerosi servizi online offerti dalla Pubblica amministrazione e rappresenta una risorsa quotidiana sia per i cittadini che per le aziende.
Recentemente, tuttavia, è stata rilasciata una dichiarazione ufficiale che ha portato una ventata di sollievo: lo Spid sarà mantenuto attivo per altri cinque anni. Dopo intense settimane di negoziazioni, l'associazione Assocertificatori, che include alcuni dei principali fornitori come Poste, Aruba e Infocert, ha rinnovato l'accordo con l'Agenzia per l'Italia Digitale (Agid) e il Dipartimento per la Trasformazione Digitale della Presidenza del Consiglio. Questo accordo assicura la continuità di un servizio fondamentale per la digitalizzazione del Paese.
Il presidente di Assocertificatori, Andrea Sassetti, ha commentato positivamente il rinnovo, evidenziando il ruolo strategico dello Spid e l'impegno nel promuovere l'identità digitale a livello nazionale ed europeo. Nonostante la conferma sia una buona notizia, permangono delle questioni aperte, come la copertura dei costi di gestione e rinnovo del sistema nei prossimi anni.
Alcuni fornitori, tra cui Aruba, Infocert e Register.it, hanno già introdotto delle tariffe per il rilascio o il rinnovo dello Spid, mentre Poste Italiane continua a offrire il servizio gratuitamente alla maggior parte degli utenti. La situazione potrebbe tuttavia evolvere, dato che i fornitori hanno ricevuto assicurazioni riguardo ai finanziamenti pubblici promessi dal governo. Un punto del comunicato ufficiale suggerisce la necessità di 'assicurare la sostenibilità operativa e finanziaria del servizio', il che potrebbe implicare un contributo economico, almeno in parte, da parte dei cittadini.
Attualmente, più di 41 milioni di persone in Italia utilizzano lo Spid, con oltre 1,2 miliardi di accessi registrati nel 2024 e 630 milioni nel solo primo semestre del 2025. Secondo l'Osservatorio Digital Identity del Politecnico di Milano, quasi il 90% degli utenti internet italiani fa regolare uso dell'identità digitale, posizionando l'Italia tra i leader in Europa. Nel frattempo, il governo sta già pianificando il futuro, con il sottosegretario all'Innovazione Alessio Butti che ha indicato come obiettivo strategico la Carta d'identità elettronica e il nuovo portafoglio di identità digitale europeo, che permetterà di conservare documenti e credenziali direttamente sullo smartphone.