Una sparatoria da film, avvenuta a Cesinali, alle porte di Avellino. Protagonista una banda di rapinatori pugliesi, che progettava l'assalto ad un portavalori, ma intorno alle 20.30 di ieri sera ha avuto un conflitto a fuoco con gli agenti della Squadra Mobile di Avellino e quelli delle Questure di Foggia e Chieti: nella sparatoria è morto uno dei banditi, un 34enne pluripregiudicato originario di Molfetta (Bari).
Il corpo, con il volto coperto da un passamontagna, indumento indossato anche dai suoi complici, è stato abbandonato nell'auto lasciata sui binari del passaggio a livello della frazione Villa San Nicola del comune di Cesinali (Avellino), a poche centinaia di metri dal luogo in cui i rapinatori erano stati intercettati. Tre malviventi, due originari di Bitonto (Bari) e uno di Cerignola (Foggia), si sono arresi e consegnati agli agenti mentre altri due sono riusciti a darsi alla fuga nelle campagne circostanti. Non ci sono feriti tra gli arrestati.
Oltre ai due soggetti in fuga, si ricercano altri complici che sarebbero stati alla guida di altri automezzi, furgoni e camion, con i quali avrebbero dovuto sbarrare la strada al portavalori individuato per la rapina. A bordo di due auto, una Jeep Compass e una Hyundai Tucson, quando si sono accorti di essere seguiti dagli agenti della Polizia di Stato, i sei rapinatori hanno tentato a tutta velocità la fuga tra le stradine di Cesinali lanciando contro gli inseguitori grossi chiodi a tre punte, ma sono stati bloccati nei pressi del cimitero comunale, a ridosso del centro abitato.
La violenta sparatoria che ne è seguita ha messo in allarme gli abitanti del piccolo centro irpino rimasti barricati in casa fino a notte inoltrata. In mattinata sul luogo del conflitto a fuoco sono arrivati gli agenti della Polizia scientifica di Napoli per effettuare una serie di rilievi. Le indagini sono coordinate dalla Procura di Avellino.
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