Smentita Elly Schlein: Attentato a Ranucci, cosa si è scoperto News

Smentita Elly Schlein: Attentato a Ranucci, cosa si è scoperto

Una tranquilla serata autunnale è stata interrotta da un forte boato alle 22:17 di giovedì 17 ottobre, davanti alla casa del giornalista Sigfrido Ranucci, noto per il suo lavoro in Report. Un dispositivo rudimentale è esploso, danneggiando gravemente due automobili, una delle quali apparteneva alla figlia di Ranucci. Fortunatamente non ci sono stati feriti, ma l'evento ha riacceso le preoccupazioni legate alle minacce mafiose che il giornalista ha ricevuto nel corso degli anni.

Le indagini, guidate dal pm Carlo Villani del pool antimafia della Procura di Roma, si stanno concentrando su danneggiamento aggravato e violazione delle leggi sulle armi. L'ordigno, contenente un chilogrammo di polvere pirica, aveva un alto potenziale distruttivo. Gli artificieri stanno analizzando i resti per determinare come è stato fabbricato e chi potrebbe averlo realizzato. Testimoni hanno segnalato la presenza di un uomo incappucciato vicino all'abitazione poco prima dell'esplosione e una vettura che si allontanava velocemente dal luogo.

Un messaggio chiaro alla stampa e alle fonti

La pista principale seguita dagli investigatori suggerisce che l'attacco sia stato un tentativo di intimidazione legato alle inchieste di Report, che hanno toccato interessi nel settore imprenditoriale, politico e della criminalità organizzata. Un elemento significativo è il trasferimento di un pentito di mafia dall'area di Campo Ascolano poco prima dell'attentato. Ranucci ha escluso motivazioni politiche dietro l'attacco, contrariamente alle dichiarazioni di Elly Schlein, che aveva fatto riferimento a un clima politico teso alimentato dall'estrema destra.

Una minaccia non isolata

Non è la prima volta che Ranucci riceve minacce. Nel 2023, due proiettili sono stati trovati davanti alla sua casa. Gli investigatori stanno ora confrontando i due episodi per capire se ci sono collegamenti. Tra le ipotesi ci sono gruppi criminali locali, bande albanesi, ultrà, e anche la possibilità di un attacco da parte di un 'lupo solitario'. L'obiettivo sembra essere quello di intimidire non solo il giornalista ma anche le sue fonti.

Ranucci

"Non ci facciamo intimidire": Ranucci torna in onda

A pochi giorni dall'attentato, Ranucci ha annunciato che Report tornerà in onda regolarmente il 26 ottobre. "Continueremo a raccontare con il nostro solito sguardo", ha affermato. Il giornalista è sotto scorta dal 2010 e recentemente la sua protezione è stata rafforzata. L'attacco ha ricevuto una forte condanna dal mondo politico e giornalistico, e il ministro dell'Interno ha aumentato le misure di sicurezza per lui e la sua famiglia. Ranucci ha ribadito davanti alle telecamere: "Chi prova a fermarci non ha capito che il giornalismo libero non ha paura".

Tags
Sigfrido RanucciElly Schleinattentatomafiaindaginigiornalismo