Curiosità

Shopping compulsivo: dipendenza pericolosa.

Riconosciuto, ormai da diversi anni, come vero e proprio disagio psicologico, lo shopping compulsivo. Associato ai disturbi del controllo degli impulsi o ad altre dipendenze comportamentali è caratterizzato da vari episodi nei quali la persona sperimenta un impulso irrefrenabile di fare acquisti anche inutili o eccessivi, non riescono assolumtamente ad evitarli o a tenerli sotto controllo. La persona affetta non compra per il piacere di fare un nuovo acquisto o per rispondere a un reale bisogno, ma sviluppa uno stato di tensione crescente per cui il desiderio di acquistare si trasforma in un impulso che non riesce a controllare.

A esserne colpite sempre di più non sono solo le donne, fin dall’inizio “protagoniste” di questo disagio, ma anche gli uomini, soprattutto fra i 30 e i 50 anni.  È un disagio ambivalente, verso il quale la persona colpita, ma anche chi le sta intorno, fatica a prendere provvedimenti. Perché oggi cadere nella trappola dell’acquisto patologico è molto più semplice: basta navigare in Rete e acquistare qualunque oggetto, con pochi click. Secondo una recente indagine, a esserne colpito è circa il 6% della popolazione italiana.

Non è semplice riconoscere questa patologia, spesso la diagnosi arriva quando ormai è troppo tardi.  Nella prima fase la persona comincia ad avere pensieri, il senso di urgenza di acquistare qualcosa, sia qualcosa di particolare sia generale, questa fase ti da ache tristezza , ansia o rabbia. Nella seconda fase la persona pianifica i vari negozi da visitare, il genere dell'articolo e anche in che modo pagare. La terza fase è proprio quella dello shopping compulsivo, una fase di eccitazione sensuale, si sente "corteggiata e attrtta" dagli oggetti. La quarta fase è quella dell'acquisto compulsivo, la sensazione di eccitazione diventa come senso di colpa, delusione, vergogna verso se stessi.

In Italia non esiste alcuna cura, si può chiedere aiuto a qualche specialista nella cura delle dipendenze. Può essere affrontato con la psicoterapia mirata ad individuare le problematiche sottostanti e a interrompere il circolo vizioso tra la persona e l'acquisto di oggetti da cui essa dipende.  Lo specialista può consigliare una terapia farmacologica per gestire i disturbi depressivi o ansiosi che risultano associati allo shopping compulsivo. Il più delle volte, i farmaci indicati sono antidepressivi, che servono a rendere stabile l'umore, o medicinali che tengono sotto controllo le idee ossessive.