Cronaca

Robert Redeker: "Putin usa la parola nazismo per imbrogliare i russi"

Il caso Lavrov e l'antisemitismo putiniano. "Questa offensiva militare è una guerra che viola il diritto internazionale e il dittatore fa di tutto per nasconderlo al suo popolo". Intervista al filosofo francese.

“Mariupol, Kharkiv, Irpin, Bucha, Borodyanka, Kramatorsk… Tanti nomi di città ucraine sinonimi di orrore, morte, desolazione e sofferenze, paragonabili, per l’indignazione che suscitano nella coscienza umana, a terribili ‘crimini di guerra’, se non ad ancor più spaventosi ‘crimini contro l’umanità’”. Si apre così una lettera a Vladimir Putin di un gruppo di intellettuali francesi, da Guy Sorman a Pierre-André Taguieff e Robert Redeker (che ha aderito a un altro appello sull’Obs con lo scrittore Alexandre Jardin). “Putin vuole passare alla storia come un nuovo Hitler dopo che il suo paese ha contribuito a sconfiggere, per il bene della stessa Europa, la Germania nazista?”.  Il richiamo al nazismo ha dominato l’intervista su Rete 4 al ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov, che ha accusato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky di “essere ebreo come Hitler” (Israele ha convocato l’ambasciatore russo e definito “vergognose” le parole di Lavrov).