Il mistero che avvolge il caso di Chiara Poggi, trovata senza vita nella sua casa di Garlasco nel 2007, continua a generare interesse. Dopo la condanna di Alberto Stasi, il fidanzato della vittima, a 16 anni di carcere nel 2015, nuove prove hanno portato alla riapertura delle indagini.
La Procura di Pavia ha integrato il fascicolo con nuove analisi forensi, tra cui spicca l'impronta palmare numero 33, ricondotta ad Andrea Sempio, un amico del fratello di Chiara. In aggiunta, sono state analizzate sei impronte non identificate trovate vicino al corpo della vittima.
Questi sviluppi potrebbero modificare la posizione di Alberto Stasi, anche se le indagini sono ancora in corso. Gli inquirenti stanno valutando se ci siano le basi per nuove accuse o se il caso possa essere definitivamente chiuso.