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Reddito di cittadinanza, calano le richieste: hanno registrato un decremento del 65% rispetto al 2022.

Il numero di domande per il Reddito di cittadinanza (Rdc) nel 2023 si è attestato intorno alle 90mila unità, rispetto alle 261mila di inizio 2022, secondo l'osservatorio Inps.

Questo calo potrebbe essere attribuibile alla Misura di inclusione attiva (Mia), il nuovo reddito di cittadinanza che il governo Meloni ha in programma di lanciare quest'anno con requisiti più stringenti per gli occupabili.

A febbraio 2023, solo poco più di un milione di famiglie (1.001.743) ha ricevuto il Rdc, il numero più basso da ottobre 2020. Inoltre, il Governo ha promosso la Mia che andrà a sostituire il Rdc, penalizzando le famiglie ritenute occupabili e favorendo i nuclei familiari numerosi.

Il calo delle domande può essere generato dal fatto che molte persone non hanno presentato la dichiarazione sostitutiva unica entro il 31 gennaio, ma anche dai criteri più restrittivi della Mia.

In particolare, il calo più marcato è stato riscontrato tra i nuclei familiari con un solo componente, i quali sono i più svantaggiati dalla nuova misura del governo Meloni.

A febbraio 2023, l'assegno medio del reddito di cittadinanza è stato di 605,90 euro, mentre sono state coinvolte 2.019.774 persone, divise in 899.842 famiglie.

Per quanto riguarda la distribuzione geografica, la maggior parte delle famiglie residenti nel Sud o nelle Isole ha ricevuto il sussidio (reddito o pensione).

Per Emiliano Fossi, deputato del Partito democratico nella commissione Lavoro, il calo dei percettori dimostra che la destra "è riuscita nell'intento di spaventare gli italiani".

Tuttavia, è fondamentale affrontare il tema dell'impoverimento del Paese e creare lavoro in modo da evitare un aumento della povertà.