L'ambiente politico e mediatico è stato recentemente scosso da una ondata di indignazione per un commento shock apparso sui social network che prendeva di mira la figlia di Giorgia Meloni. Questo commento, prontamente eliminato, alludeva a una tragica vicenda recente, l'omicidio di Martina Carbonaro a Afragola.
Il commento incriminato era stato pubblicato da un presunto impiegato del Ministero dell'Istruzione, che ha augurato alla figlia di Meloni un destino simile a quello della ragazza di Afragola, un riferimento assolutamente crudele e inumano che ha scatenato una reazione immediata e ampia.

Orrore contro Giorgia Meloni e la figlia: cosa le hanno detto
La denuncia del commento è stata portata avanti da Roberto Della Ragione, scrittore, giornalista e rappresentante locale in Campania. Su Facebook, Della Ragione ha espresso il suo sgomento, identificando l'autore del commento come un collega e dipendente del Miur. Ha annunciato di aver segnalato e denunciato l'accaduto in tutte le forme possibili, sia come giornalista che come cittadino.

La risposta delle istituzioni non si è fatta attendere. Il ministro dell'Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, ha condannato fermamente l'episodio, assicurando solidarietà a Giorgia Meloni e affermando che sono in corso tutte le verifiche per identificare l'autore di un gesto così indegno. Ha ribadito che non ci sarà tolleranza verso atti di violenza.
Dal Parlamento sono giunte reazioni immediate. Galeazzo Bignami, leader di Fratelli d'Italia alla Camera, ha espresso il suo disgusto attraverso X, sottolineando come l'odio verso Giorgia Meloni e sua figlia sia inaccettabile e che sono necessarie risposte esemplari oltre alla solidarietà. Ha evidenziato come la critica politica debba distinguersi dall'odio umano, specialmente quando rivolto ai bambini.

Ignazio La Russa, presidente del Senato, ha espresso una dura condanna verso le minacce, descrivendo il gesto come vile e disumano e assolutamente inaccettabile, mettendo in luce come tali atti offendano la coscienza collettiva e superino ogni limite.
L'episodio sottolinea un allarmante degrado nel dibattito pubblico e rappresenta un serio campanello d'allarme sulla necessità di responsabilità, specialmente da parte dei pubblici ufficiali. Si spera in un chiarimento tempestivo del caso e in severe conseguenze per il responsabile.
LEGGI TUTTO