Un gruppo di amici si ritrova ogni settimana per la solita partitella di calcio. Ci sono sempre i soliti: Mario, che si crede un campione, Luca, che parla anche quando respira, e Stefano, il portiere fisso... non perché sia bravo, ma perché nessuno vuole farlo.
La partita è accesa e, come al solito, Mario prova a fare il fenomeno con dribbling inutili. Intanto, Luca corre per il campo urlando: "Passa! Passa qui!" anche quando è dall’altra parte del campo.
Finalmente, Luca riesce a ricevere un passaggio perfetto. Tutti trattengono il fiato: è l’occasione perfetta per fare il gol della vittoria! Si prepara, guarda Stefano dritto negli occhi, tira con tutta la forza che ha e... la palla vola alta, dritta verso il cielo.
Gli amici seguono la traiettoria con gli occhi mentre la palla si dirige verso una casa vicina. Dopo un rimbalzo sul balcone, la palla finisce dritta in una pianta enorme.
Gli amici, ancora piegati dalle risate, si siedono sul prato cercando di riprendere fiato. Mario, sempre il più competitivo, cerca di sdrammatizzare: "Beh, poteva andare peggio, almeno non ha sfondato una finestra!"
Proprio in quel momento, il padrone di casa si affaccia al balcone dove era finita la palla, tiene la sfera in mano e, con sguardo severo, grida: "Di chi è questa?!"
Luca, senza scomporsi, alza la mano e risponde: "È mia, ma... può restituirla? Abbiamo ancora bisogno di allenarci per il campionato!"
Il padrone lo guarda per un attimo in silenzio, poi esplode in una risata fragorosa: "Allenarvi? Con quei tiri, il pallone non vi serve, vi serve un GPS!"
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