Curiosità

Quando confondono la plastica con le meduse, le tartarughe incontrano la morte

Domenica scorsa (08/08), una enorme tartaruga liuto (Dermochelys coriacea), del peso di 200 kg e di 1,8 m, è stata trovata morta, con il corpo decomposto, su una spiaggia sulla costa della Cornovaglia, in Inghilterra. I ricercatori dell'Università di Exeter hanno fatto un'autopsia sull'animale e hanno scoperto la plastica nel suo intestino.

Come altre tartarughe marine in via di estinzione, la specie si nutre principalmente di meduse. Su un pianeta in cui gli oceani contengono 300 milioni di tonnellate di plastica, o più precisamente, 5 trilioni di piccole particelle di plastica che galleggiano nell'acqua, è ovvio come questi animali confondano la plastica con le meduse.

Secondo il team di veterinari inglesi, praticamente tutte le tartarughe che hanno subito una necroscopia avevano la plastica nello stomaco. Stimano che migliaia di loro muoiano per questa ragione ogni anno. E non sono solo loro. Persino i cetacei giganti, come le balene, sono soffocati dalla spazzatura che gettiamo negli oceani.

Tuttavia, la plastica non era l'unico cattivo nel caso della tartaruga liuto trovata in Cornovaglia. La causa della morte, secondo gli scienziati, era, probabilmente, un elica di una barca. L'animale ha avuto diverse lesioni, che confermano l'ipotesi. In questo caso, la realtà diventa ancora più scioccante.

Non solo i grandi animali marini come balene e tartarughe devono affrontare l'incubo dell'inquinamento da plastica, ma devono stare attenti anche a non essere colpiti dalle barche. La ricerca ha dimostrato che l'80% delle balene del Nord Atlantico, che sono in grave pericolo di estinzione, sono state ferite da barche e navi o intrappolate nelle reti da pesca. Sicuramente, il mare non è per i pesci né per le tartarughe, balene e delfini.