La comunità astronomica italiana è in trepidante attesa per un fenomeno straordinario che potrebbe manifestarsi nei cieli del paese: l'aurora boreale. Questo raro evento è legato all'attività della macchia solare AR 4274, che recentemente ha mostrato un'intensificazione delle sue attività.
Le immagini recenti catturate dal Solar Dynamics Observatory (SDO) della NASA hanno evidenziato un intenso vortice magnetico che si sta spostando verso il centro del Sole, il che potrebbe avere implicazioni dirette per il nostro pianeta. Gli scienziati stanno monitorando attentamente la situazione per determinare se le eruzioni solari potrebbero inviare flussi di vento solare verso la Terra.

Una macchia solare ribelle che sfida le leggi fisiche
Descritta come una macchia solare 'ribelle', AR 4274 sfida la legge di Hale, che regola l'orientamento dei poli magnetici sul Sole. Il fisico Tony Phillips, esperto di meteorologia spaziale e fondatore di spaceweather.com, ha illustrato come questa macchia sia orientata in maniera insolita, aumentando la tensione magnetica e potenzialmente portando a potenti eruzioni solari.
Potenziale per una tempesta solare estrema
Le espulsioni di massa coronale (CME) rappresentano uno dei fenomeni più violenti del Sole. Se queste particelle cariche colpissero la Terra, potrebbero interagire con la magnetosfera causando tempeste geomagnetiche di intensità variabile. Recentemente, sono state osservate tempeste dal livello G1 al G3, ma esiste il rischio che si intensifichino ulteriormente. L'attuale probabilità di brillamenti solari di classe M è dell'80% e del 35% per quelli di classe X.
Quando e dove osservare l'aurora boreale
Se la traiettoria della tempesta solare dovesse impattare direttamente la Terra, l'aurora boreale potrebbe essere visibile anche dal nord Italia, come già accaduto in passato. L'intensità della tempesta geomagnetica determinerà la visibilità del fenomeno anche a latitudini più basse, potenzialmente includendo città come Milano, Torino, Venezia e Bologna.
A coronal mass ejection (CME) just passed the ACE spacecraft and a passage past Earth is expected within the next half hour. The solar wind speed is currently near 800 km/s. More to follow. pic.twitter.com/dIfFRvKWGi
— SolarHam (@SolarHam) November 7, 2025
L'incognita di un nuovo 'Evento di Carrington'
La possibilità di un evento estremo, simile all'Evento di Carrington del 1859, preoccupa la comunità scientifica. Un impatto diretto e violento potrebbe causare danni significativi a satelliti, reti elettriche e sistemi di comunicazione. Le agenzie spaziali, incluse NASA e ESA, stanno monitorando costantemente la situazione.
La speranza è di assistere a un fenomeno naturale mozzafiato senza che questo provochi danni significativi.