Hanno picchiato il figlio di 7 mesi fino a causargli gravissime lesioni, poi lo hanno tenuto per 24 ore in casa pregando affinché guarisse, ma il piccolo è morto. Reinhardt Bosch, 33 anni, e Noemi Kondacs, 22 anni, non solo hanno causato gravi ferite al piccolo Rhuan Immaneul Bosch, ma hanno aspettato un giorno intero prima di chiamare i soccorsi che purtroppo non hanno potuto fare nulla per salvargli la vita.
La coppia di Yugar, nel Queensland, in Australia, è ora accusata di tortura e omicidio. Il bambino è stato trovato privo di vita dai paramedici che sono stati chiamati nella loro abitazione dopo 24 ore dall'aggressione e che hanno immediatamente capito che le lesioni riportare dal bimbo erano state causate dalle percosse. Secondo una prima analisi il bambino era morto ormai da 24 ore, quindi probabilmente sarebbe deceduto proprio durante il pestaggio.
La madre e il padre, entrambi molto religiosi, erano convinti che si sarebbe potuto risolvere tutto con la preghiera, per questo hanno tenuto il piccolo in casa pregando tutto il giorno. I paramedici, dopo aver visto lo stato in cui era il bambino hanno chiamato la polizia che ha arrestato la coppia. Pare che non fosse la prima volta che il bimbo veniva picchiato, dall'autopsia sono emerse cicatrici di precedenti percosse, che hanno spinto a pensare che fosse stato picchiato sin dalle prime settimane dopo la nascita.