Cronaca

Otto e mezzo, la russa Olga Kurlaeva: cosa spunta sul suo tavolino, inquietante messaggio bellico all'Italia?

  • "Ad ascoltarvi mi si rizzano i capelli in testa". Olga Kurlaeva, giornalista russa di Russia24, interviene a Otto e mezzo su La7 e non ha parole tenere per Lilli Gruber e i suoi ospiti in studio, il giornalista direttore di Limes Lucio Caracciolo e il manager Franco Bernabè.

    Secondo entrambi, la strage di Kramatorsk, con due missili Tochka piovuti sui civili in fila alla stazione ferroviaria per lasciare il Donbass, prossimo fronte caldissimo della guerra in Ucraina, sarebbero stati sganciati dalle truppe russe. E lo scenario imminente è quello di un conflitto ancora più cruento e feroce. La Kurlaeva mette in bella mostra sul tavolino di casa una statuetta di Dart Fener, il cattivo della saga Star Wars, simbolo universale di malvagità e che in Occidente di questi tempi a molti richiama inevitabilmente alla mente il presidente russo Vladimir Putin: un inquietante cortocircuito politico-comunicativo, non c'è che dire.  

    Ma sono soprattutto le parole della giornalista russa, decisamente aggressiva e sicura di sé e delle proprie verità, a irretire la Gruber. "Sono stata 8 anni in Donbass, i missili Tochka-U sono in dotazione solo delle forze armate ucraine". Caracciolo prova a smentire, sostenendo che sarebbero in dotazioni ai russi, ma la Kurlaeva alza la voce e nega con forza. "Poi perché i militari russi dovrebbero uccider* i civili nel Donbass? Esistono due versioni, una è che è necessaria una seconda provocazione, come a Bucha, per scaricare sul presunto animale feroce che sono i russi - spiega -. E la seconda è che si spara dalle posizioni ucraine per colpire gli abitanti della Repubblica popolare di Donetsk".

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