Sonia Acevedo. Questo il nome dell'infermiera portoghese di 41 anni deceduta dopo due giorni dalla somministrazione del vaccinodella Pfizer-BioNTech contro il Covid19.
La donna si era sottoposta alla vaccinazione il 30 dicembre scorso ma dopo sole 48 ore, nella giornata di capodanno un malore improvviso l'ha strappata all'affetto dei suoi cari.
Nelle ore immediatamente successive al decesso, il padre della quarantunenne ha chiesto con forza un'indagine su quanto accaduto ed ora sarà l'autopsia a stabilire le ragioni di questa disgrazia.
Al momento nessuna pista è esclusa e le cause del decesso potrebbero non essere in alcun modo collegate alla vaccinazione ma nel web le critiche dei no-vax non si sono fatte attendere. Alcuni virologi hanno commentato la notizia affermando che potrebbe essere una coincidenza e che con l'aumentare dei vaccinati questa macabra "coincidenza" potrebbe verificarsi ancora.
Si resta quindi in attesa di notizie certe dalle autorità portoghesi sull'evolversi della vicenda che ha messo in agitazione larga parte della popolazione.
La campagna di vaccinazione sta comunque proseguendo in quasi tutti gli stati dell'Unione Europea tra polemiche e ritardi.
In Italia, ad oggi, risultano vaccinate circa 179.000 persone ed anche da noi le polemiche non mancano per le disuguaglianze numeriche tra le varie regioni il tutto accompagnato dalle nuove restrizioni, previste dal governo, fino al 15 gennaio.
Si è chiuso un 2020 davvero difficile ma il 2021 sembra seguire la falsariga dello scorso anno con impennate generali dei contagi in tutto il vecchio continente e l'economia di milioni di famiglie ormai in ginocchio che continua ad aggravarsi. La speranza di tutti è di uscire da questa situazione insostenibile al più presto.
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