Laura Winham soffriva di schizofrenia e faticava a prendersi cura di se stessa, e si era allontanata dalla sua famiglia. Ma la storia che giunge dalla Gran Bretagna si tinge di giallo. Il suo cadavere, infatti, è rimasto in casa per più di tre anni e adesso arriva la denuncia nei confronti del Sistema Sanitario e dei servizi sociali accusati di aver abbandonato la donna gravemente malata di mente. Secondo la famiglia, infatti, che era all'oscuro di tutto, non avrebbero fatto nulla per salvarla.
Il cadavere di Laura Winham, 38enne, è stato trovato «mummificato» nel suo appartamento, una casa popolare a Woking, nel Surrey, dalla polizia e dai parenti nel maggio del 2021. La sua famiglia ha affermato che i servizi di assistenza sanitaria non solo non hanno agito sui chiari segni di peggioramento della salute della donna, ma hanno anche trascurato di effettuare controlli di routine che avrebbero portato alla scoperta del suo corpo. In quei tre anni e mezzo in cui il suo corpo giaceva senza vita, nessuno si è preoccupato di lei e della sua salute, nonostante le sue prestazioni di invalidità e l'erogazione del gas nell'appartamento fossero state interrotte.
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