La sorellina maggiore lo stava infastidendo, e lui ha reagito nel peggior modo possibile: aggredendola a coltellate a braccia, gambe e viso. Accade a New York, dove un ragazzino di 13 anni del Queens ha pugnalato la sorella e l'ha ridotta in fin di vita. Lo riportano oggi i media americani: l'ennesimo dramma legato alla violenza e alle armi, anche se in questo caso, per una volta, non c'entrano le armi da fuoco.
Quando la polizia è arrivata a casa, hanno trovato la ragazzina, che ha 14 anni, con ferite da coltello su braccia, gambe e volto: la giovane ha riferito che il fratello l'aveva aggredita e ora si trova ricoverata al Jamaica Hospital in condizioni critiche ma stabili, con un polmone collassato. Il tredicenne, dopo aver accoltellato la sorella, ha chiamato il 911 (il numero di emergenza americano) dicendo che c'era un ladro, ma successivamente ha confessato dicendo di aver colpito lui la sorellina.
Secondo quanto riporta il New York Post, i vicini di casa hanno riferito che sentono spesso il tredicenne urlare in casa: «Non so cosa sia successo, di solito va tutto bene. Giocano insieme e non c'è nessun problema», ha detto la madre, la 42enne Rupiah Begum, che si trovava a lavoro in un McDonald's della zona quando ha ricevuto la telefonata su quanto accaduto. Il padre, autista di taxi, era invece in Bangladesh: i ragazzini erano dunque soli in casa insieme al terzo fratellino, di 8 anni, che ha visto tutta la terribile scena.
LEGGI TUTTO