Meteo, in arrivo gelo e neve tra poche ore: le zone interessate News

Meteo, in arrivo gelo e neve tra poche ore: le zone interessate

L'avvento del mese di dicembre porta con sé una svolta decisa nel clima su gran parte del territorio italiano. Se novembre si è mantenuto piuttosto mite, l'arrivo di masse d'aria fredda dai Balcani e dal Nord Europa causerà una notevole diminuzione delle temperature.

Avvertenze per le prime settimane di dicembre

Secondo gli esperti di meteorologia, si riscontra un incrementato rischio di gelate notturne all'inizio di dicembre. Questo fenomeno potrebbe rendere strade, marciapiedi e ponti particolarmente insidiosi nelle prime ore della giornata, esortando automobilisti e pedoni a un'attenzione rafforzata. Si raccomanda altresì di proteggere le piante più sensibili dalle rigide temperature.

Effetti delle perturbazioni atlantiche

Verso la metà e fine della settimana, sono attese perturbazioni atlantiche che provocheranno piogge sparse e un generale aumento della copertura nuvolosa su molte aree dell'Italia. Questo scenario contribuirà a tenere le temperature abbassate anche durante il giorno, con precipitazioni intermittenti soprattutto nelle regioni tirreniche e nelle zone interne.

Condizioni climatiche generali di inizio dicembre

Il contesto climatico si presenta tipicamente invernale ad inizio dicembre, con giornate più corte e nuvolose, le prime nevicate sulle cime montane e un freddo diffuso su vasta parte della penisola.

Nonostante il freddo, il periodo è impreziosito dalle atmosfere natalizie che iniziano a farsi spazio, con l'arrivo delle decorazioni festive, luci e paesaggi imbiancati, portando così l'inverno nelle case degli italiani.

L'attesa è al termine. Un potente fronte atlantico si appresta a colpire l'Italia, portando la prima significativa ondata di neve della stagione. Precisamente dalle ore centrali di mercoledì 3 dicembre il maltempo si estenderà dal Centro al Sud, ma è al Nord, sulle montagne, che si concentrerà l'evento più atteso: copiose nevicate che arricchiranno il panorama invernale, essenziale per l'industria del turismo invernale.

Il cambiamento sarà supportato da correnti fredde di origine polare-marittima che ridurranno le temperature e trasformeranno la pioggia in neve già a quote insolitamente basse, a partire dalle Alpi occidentali con le prime nevicate previste a quote comprese tra 1200 e 1400 metri, estendendosi durante la notte fino ai 700 metri in alcune valli di Cuneo e Torino.

Nelle Alpi Liguri e Marittime, oltre i 1500-1800 metri, ci si attende un accumulo di neve che potrebbe raggiungere i 30-40 centimetri, un regalo per le stazioni sciistiche come Prato Nevoso, Sestriere e Limone Piemonte, soprattutto in previsione del ponte dell’Immacolata. La nevicata si estenderà rapidamente a tutto l’arco alpino, da Valle d’Aosta a Friuli Venezia Giulia, con previsioni di neve fino a giovedì almeno sopra i 1100-1200 metri.

Sull'Appennino, la nevicate interesseranno principalmente le zone oltre i 1300-1400 metri e potrebbero persistere fino a venerdì. Questa prima ondata di neve promette quindi di rivestire i paesaggi con il classico manto natalizio, inaugurando con forza la stagione invernale.

I futuri aggiornamenti stabiliranno se questa fase rappresenterà soltanto un breve interludio o l'inizio di un periodo più lungo e freddo. Per il momento, le montagne si preparano a rivestirsi di bianco e a inaugurare la nuova stagione sciistica.

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