Un ginecologo olandese ha concepito almeno 21 bambini utilizzando di nascosto il proprio sperma nell'inseminazione artificiale delle sue pazienti. I fatti si sono svolti tra il 1973 e il 1986 nella cittadina olandese di Leida. Il caso è venuto alla luce dopo che la Fiom, un'organizzazione che, tra le altre cose, aiuta le persone a trovare la loro famiglia biologica, ha scoperto che c'erano corrispondenze tra tutti i loro Dna. A fare insospettire l'associazione il fatto che i 21 bambini erano figli di donne assistite dal ginecologo, che oramai è morto e si chiamava Jos Beek, all'Elisabeth Hospital.
In seguito a ulteriori indagini è stato scoperto che il loro Dna corrispondeva a quello di uno dei figli "ufficiali" di Beek. "Il modo in cui questo medico ha agito è inaccettabile", ha detto il direttore dell'ospedale Peter Jue. Non è chiaro quanti pazienti il ginecologo abbia trattato durante gli anni di servizio. Jue dice che tutti i file, essendo molto vecchi, sono stati distrutti. "Ma non escludiamo la possibilità che altre decine di discendenti di Jos Beek possano essere scoperti. Chiediamo quindi a tutti coloro che sono stati curati da questo ginecologo di farsi avanti".
"Siamo rimasti scioccati quando abbiamo sentito questa storia per la prima volta", ha detto Jue. Beek ha lavorato all'ospedale dal 1973 al 1998 ed è morto nel 2019. "Per le persone coinvolte è stato traumatizzante scoprire di essere stati concepiti con lo sperma del medico”, ha detto il direttore. È il terzo caso di questo tipo nei Paesi Bassi. Il primo ad essere identificato è stato il ginecologo Jan Karbaat che potrebbe aver avuto ottanta figli durante i suoi trattamenti. Un altro caso è quello di Jan Wildschut che fece lo stesso nell'ospedale Sophia di Zwolle, e anche lui potrebbe aver concepito decine di bambini.
"Quando siamo venuti a conoscenza di questo caso, abbiamo immediatamente iniziato a parlare con i bambini e i genitori per sentire quali sono le loro domande. Vogliono sapere cosa è successo e come può essere successo", ha affermato Jue. Secondo il direttore, i trattamenti di fertilità erano ancora agli inizi degli anni '70. "Dovete immaginare che sono emersi i trattamenti con sperma di donatori. Non c'era quasi nessuna regolamentazione e i medici erano molto più liberi di fare quello che volevano rispetto ad ora. C'era molta meno supervisione allora di adesso e questo può aver portato a ciò che è successo".