Allarme rosso per il possibile coinvolgimento diretto della Bielorussia nella guerra in Ucraina. Kiev ha spiegato che le truppe di Minsk potrebbero attaccare il Paese già in serata, andando a complicare e non poco uno scenario di per sé critico.
Il messaggio proviene dal Centro ucraino per le comunicazioni strategiche e la sicurezza delle informazioni. Emblematico il suo contenuto: "Secondo i dati preliminari, le truppe bielorusse potrebbero essere coinvolte nell'invasione l'11 marzo alle 21". A detta delle autorità ucraine, l'invasione sarebbe la risposta della Bielorussia al presunto raid aereo partito dall'Ucraina e che, secondo Kiev, sarebbe stato pianificato dalla Russia. Il ministero della Difesa bielorusso ha già smentito l'attacco con un comunicato ufficiale, ma la notizia continua a circolare con insistenza.
In ogni caso, è andata in scena l'ennesima giornata convulsa. In concomitanza con l'offensiva militare dell'esercito russo, Vladimir Putin e Volodymyr Zelensky hanno rilasciato importanti dichiarazioni. Il primo ha annunciato non meglio specificati "cambiamenti positivi nei negoziati", mentre il secondo ha smentito il capo del Cremlino, continuando a chiedere all'Occidente tutto il sostegno possibile e immaginabile. Certo è che la Russia ha ampliato a ventaglio la sua operazione militare, andando a colpire per la prima volta vicino agli aeroporti situati nell'ovest del Paese. Ma i riflettori, adesso, sono puntati sulle mosse di Alexander Lukashenko.