"Non abbiamo cattive intenzioni verso i Paesi confinanti". Nel nono giorno di guerra Vladimir Putin ha lanciato una rassicurazione ai vicini della Russia. Ma, al tempo stesso, ha tracciato una chiara linea rossa: nessuno deve imporre nuove sanzioni contro Mosca.
Il capo del Cremlino, come ci ha abituati dall'inizio del conflitto, è andato subito dritto al punto. In un discorso trasmesso dall'emittente Rossiya 24 ha suggerito ai governi situati nella regione interessata dal conflitto di "non esacerbare la situazione" e di "non introdurre nessuna restrizione". Se così dovesse andare, ha proseguito Putin, "noi continueremo a rispettare i nostri obblighi". "Credo che ognuno debba pensare a come normalizzare la situazione e cooperare normalmente", ha quindi aggiunto.
In ogni caso, ha spiegato il presidente russo, Mosca non vede la necessità che i Paesi vicini "intraprendano ulteriori azioni" che potrebbero "peggiorare i rapporti". Proprio per evitare il peggio, ha quindi dichiarato Putin in un'altra occasione, in un collegamento video alla cerimonia militare dell'alzabandiera del traghetto Marshal Rokossovsky, è fondamentale la cooperazione. "La mancata collaborazione è un male per tutti", ha affermato ancora Putin, ribadendo che la Russia non ha "cattive intenzioni nei confronti dei vicini". "Non abbiamo mai smesso di dirlo. Consiglierei loro di non inasprire le tensioni e di non imporre alcuna restrizione", ha puntualizzato.
Questo è il Putin che ha parlato alla nazione, al popolo russo e che ha voluto lanciare il suo solito avvertimento alla comunità internazionale nel ruolo di capo del Cremlino. Ma nelle ultime ore c'è stato spazio anche per il Putin stratega. Lontano da orecchie indiscrete, è infatti avvenuto un contatto tra Vladimir Putin e il suo omologo bielorusso Aleksandr Lukashenko. I due hanno discussio delle operazioni militari in Ucraina e delle trattative tra le delegazioni di Mosca e Kiev.
Putin, ha riferito il servizio stampa del Cremlino, ha sottolineato che i compiti dell'operazione, che "si sta svolgendo secondo i piani", sono stati eseguiti e saranno tutti completamente portati a termine. Lukashenko ha espresso sostegno alle azioni della Russia, con le parti hanno concordato ulteriori contatti.
All'orizzonte non è invece prevista una conversazione telefonica o un contatto di altro tipo tra Putin e il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden. Lo ha detto Dmitrij Peskov, portavoce del Cremlino, che ha anche informato che non è in programma neppure un incontro tra Putin e il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. "Sapete che ieri ha avuto luogo il secondo round dei negoziati e adesso è la volta di queste trattative. Le delegazioni hanno la possibilità di comunicare chiaramente l'una all'altra senza intermediari tutti gli elementi delle loro posizioni. Gli elementi della nostra posizione sono stati portati all'attenzione della parte ucraina", ha affermato Peskov.
Nel frattempo lo stesso Peskov, approfittando del briefing con la stampa, ha risposto così ad una domanda sugli appelli contro la guerra da parte delle personalità del mondo della cultura: "Non è il momento di dividersi. È il momento di unirsi, e di unirsi attorno al nostro presidente".
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