"Non abbiamo cattive intenzioni verso i Paesi confinanti". Nel nono giorno di guerra Vladimir Putin ha lanciato una rassicurazione ai vicini della Russia. Ma, al tempo stesso, ha tracciato una chiara linea rossa: nessuno deve imporre nuove sanzioni contro Mosca.
Il capo del Cremlino, come ci ha abituati dall'inizio del conflitto, è andato subito dritto al punto. In un discorso trasmesso dall'emittente Rossiya 24 ha suggerito ai governi situati nella regione interessata dal conflitto di "non esacerbare la situazione" e di "non introdurre nessuna restrizione". Se così dovesse andare, ha proseguito Putin, "noi continueremo a rispettare i nostri obblighi". "Credo che ognuno debba pensare a come normalizzare la situazione e cooperare normalmente", ha quindi aggiunto.
In ogni caso, ha spiegato il presidente russo, Mosca non vede la necessità che i Paesi vicini "intraprendano ulteriori azioni" che potrebbero "peggiorare i rapporti". Proprio per evitare il peggio, ha quindi dichiarato Putin in un'altra occasione, in un collegamento video alla cerimonia militare dell'alzabandiera del traghetto Marshal Rokossovsky, è fondamentale la cooperazione. "La mancata collaborazione è un male per tutti", ha affermato ancora Putin, ribadendo che la Russia non ha "cattive intenzioni nei confronti dei vicini". "Non abbiamo mai smesso di dirlo. Consiglierei loro di non inasprire le tensioni e di non imporre alcuna restrizione", ha puntualizzato.