Martedì sera, gli investigatori hanno compiuto una perquisizione presso la residenza di Sebastiano Visintin, a Trieste, proseguendo fino all'alba. Tra gli oggetti sequestrati figurano oltre 700 attrezzi taglienti, un maglione giallo e guanti, che potrebbero essere stati usati da Visintin il giorno della scomparsa di Liliana, avvenuta il 14 dicembre 2021.

Liliana Resinovich, una nuova prova incastra il marito Visintin
I reperti sono ora esaminati per stabilire la loro possibile connessione con il caso. Il maglione giallo sequestrato sembra corrispondere a una fibra trovata sui vestiti di Resinovich, analizzata durante l'autopsia. Questo elemento potrebbe rafforzare le accuse contro il marito.

Sebastiano Visintin e la ripresa delle indagini
Visintin, che gestiva un'attività di arrotino prima di trasferire il lavoro in casa, ha sostenuto la propria innocenza, dichiarandosi non colpito dall'indagine in sé, ma sorpreso di essere l’unico indagato. Ha ribadito questa posizione nel programma televisivo Quarto Grado.

Le indagini sono ancora in corso, con gli inquirenti che mantengono la massima riservatezza su ulteriori sviluppi.
LEGGI TUTTO