Prevedere il meteo con precisione è diventato sempre più complesso a causa dei significativi cambiamenti climatici a livello globale. Questi influenzano drasticamente il clima, portando a stagioni sempre meno prevedibili e a un aumento delle temperature estreme.
Recentemente, il nostro paese ha registrato temperature record durante l'estate, con valori che superano frequentemente i 30 gradi, raggiungendo talvolta i 40 gradi, a differenza delle estati di un decennio fa, quando le temperature massime si aggiravano intorno ai 27-28 gradi.
Le ultime estati hanno mostrato un chiaro aumento delle temperature globali, mentre gli ultimi inverni in Italia sono stati meno freddi del solito, con meno neve in montagna e persistenti condizioni di siccità nel sud del paese.
Il cambiamento climatico richiede azioni immediate da parte dei governi per mitigare le sue gravi conseguenze. Secondo i modelli del North American Multi-Model Ensemble (NMME), entro la fine del 2025 potrebbe verificarsi La Niña, un fenomeno che comporta il raffreddamento delle acque dell'oceano Pacifico, contrapposto al riscaldamento di El Niño.
L'arrivo de La Niña influisce generalmente sul clima mondiale, portando temperature più fresche e favorendo la circolazione di masse d'aria umide. Questo può causare potenti tifoni nel Sud-Est asiatico e in Oceania, e un inverno insolitamente mite in Europa, inclusa l'Italia.
Con le acque del Pacifico che rimarranno calde anche durante l'estate australe, gli effetti di La Niña potrebbero essere meno intensi del solito, portando a un'estate calda in Australia e a un inverno europeo meno freddo del normale.
In Italia, l'arrivo de La Niña tra la fine del 2025 e l'inizio del 2026 potrebbe portare un inverno non troppo freddo, ma comunque caratterizzato da abbondanti precipitazioni, a causa delle temperature elevate degli oceani, Mediterraneo incluso.
Resta da vedere quali saranno esattamente le conseguenze, ma la possibilità di un inverno mite in Italia con La Niña non è da escludere.