Il dibattito sull'ora legale è sempre attuale e divide opinioni tra vantaggi di risparmio energetico e impatti negativi sulla salute e sul sonno. Nonostante sia una pratica consolidata, potrebbero esserci delle novità con l'elezione di un nuovo presidente che potrebbe determinare la sua abolizione.
Addio all'ora legale?
Il futuro presidente Donald Trump ha espresso il desiderio di abolire l'ora legale una volta tornato al potere il 20 gennaio. Ha criticato l'ora legale come 'impraticabile e costosa', riflettendo il malcontento di molti elettori. Nonostante ciò, il Partito Repubblicano sembra diviso sulla questione, visto che nel 2022 aveva proposto di rendere l'ora legale permanente, una mossa che non ha trovato il sostegno necessario alla Camera dei Rappresentanti e che avrebbe comportato albe particolarmente tarde in inverno in certi stati.
Controversie e proposte in sospeso
Il senatore Marco Rubio, uno dei sostenitori dell'ora legale permanente e potenziale futuro segretario di Stato, ha legato il cambiamento dell'ora a un aumento di problemi di salute come attacchi di cuore e incidenti stradali. D'altro canto, la proposta 'Sunshine Protection Act' cerca di eliminare il cambiamento biannuale dell'ora, misura sostenuta anche da forze mediche come l'American Medical Association e l'American Academy of Sleep Medicine, che ritengono l'abolizione più allineata ai ritmi solari e biologici.
Anche in Italia vi è un crescente movimento popolare contro il cambiamento dell'orario, come evidenziato da una petizione on line di 350.000 firme su Change.org, promossa per sostenerlo come permanente.
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