La notizia del decesso di Giorgio Armani ha scosso il mondo: lo stilista si è spento il 4 settembre, a 91 anni, nella sua abitazione, circondato dall'affetto dei suoi cari. La sua scomparsa è stata annunciata con un comunicato ufficiale del gruppo Armani, che ha espresso un profondo dolore per la perdita del suo fondatore, una figura di spicco sempre ammirata e rispettata dai suoi collaboratori e dipendenti.
Le esequie si svolgeranno in forma strettamente privata, ma chi desidera rendergli omaggio potrà farlo visitando la camera ardente allestita a Milano all'Armani/Teatro in via Bergognone 59, aperta il 6 e 7 settembre dalle 9 alle 18.
Nonostante le sfide poste dalla sua salute negli ultimi mesi, Armani ha continuato a lavorare con la stessa passione di sempre, affiancato dalla sua famiglia e da Leo Dell'Orco, suo compagno degli ultimi vent'anni. Recentemente, aveva fatto notizia per l'acquisto della "Capannina" di Forte dei Marmi, un luogo carico di significati personali e ricordi del passato, legati agli anni Sessanta e alla figura di Sergio Galeotti, suo compagno di vita e di lavoro.
Nonostante una recente infezione polmonare che lo aveva debilitato, Armani aveva partecipato attivamente alla creazione della collezione per il cinquantesimo anniversario della sua maison, prevista per la prossima settimana della moda a settembre. In giugno, rispondendo alle preoccupazioni sul suo stato di salute, aveva tranquillizzato tutti con un semplice "Ma sto bene".
Armani ha trascorso l'estate tra la sua casa a Forte dei Marmi e i ricordi di Pantelleria, mantenendo un legame costante con il lavoro grazie all'aiuto di amici e collaboratori. Un improvviso malessere gastrico, manifestatosi nei giorni scorsi, non aveva lasciato presagire un epilogo così improvviso.
Poco prima della sua morte, Armani aveva condiviso un messaggio sui social, che ora risuona come un lascito spirituale e professionale: "Il segno che spero di lasciare è fatto di impegno, rispetto e attenzione per le persone e per la realtà. È da lì che tutto comincia". Queste parole sintetizzano una vita interamente dedicata al mondo della moda, caratterizzata da rigore ed eleganza.
La città di Milano, testimone del suo successo e crescita, ha dichiarato il giorno dei suoi funerali, lunedì 8 settembre, giornata di lutto cittadino, in omaggio a un uomo che è stato molto più di uno stilista: un vero interprete dell'italianità e protagonista della cultura contemporanea.