Il mondo No vax continua a organizzare azioni di boicottaggio nei confronti della "macchina" statale. Dopo i blocchi ai centri vaccinali, l'ultima trovata è la denuncia formale per violenza privata nei confronti del Governo italiano. Non una querela, bensì centinaia, forse persino migliaia. A Padova qualche giorno fa ne sono state raccolte quasi 500, a Pesaro 80, a Lucca una sessantina.
Vengono depositate in blocco nel corso di apposite giornate che sono state chiamate "Procura day". L'obiettivo è quello di inchiodare gli apparati giudiziari. E' una delle tante iniziative diffuse attraverso le chat di Telegram e messe in atto a livello locale. Un atto di protesta a tinte eversive, perché nasce con l'intento di fare inceppare il sistema-Paese.
Le Digos d'Italia stanno monitorando l'evoluzione di questo fenomeno, senza sottovalutare ogni possibile traiettoria. L'idea di sporgere denunce di massa è nata in Veneto, dal movimento "Veneto no Green pass". Precisamente dal leader padovano del movimento negazionista, Cristiano Fazzini. "Con l'avvocato Marco Sitran di Venezia abbiamo pensato a questo strumento di protesta", spiega il pubblicitario padovano che ormai da mesi guida le manifestazioni del sabato pomeriggio. "Siamo riusciti a mettere nero su bianco tutte le vessazioni che abbiamo subito in questi mesi. Speriamo che questa volta qualcuno abbia almeno il buon gusto di rispondere".