Il Roland Garros 2025 sarà ricordato come uno dei match più emozionanti e stancanti nella storia recente del tennis. In una cornice di intensa battaglia, Jannik Sinner e Carlos Alcaraz si sono confrontati per 5 ore e 29 minuti, segnando il match più lungo del secolo sul Philippe Chatrier. Una lotta serrata che ha visto ancora una volta lo spagnolo trionfare sulla terra rossa, mentre l’italiano, nonostante la sconfitta, ha confermato la sua posizione leader nel ranking ATP.
Ma dietro il trionfo sportivo si cela una realtà meno piacevole ma inevitabile: le tasse elevate della Francia. Il premio del Roland Garros ammontava a 2,5 milioni di euro per il vincitore e 1,250 milioni per il finalista. Tuttavia, la rigida tassazione francese, una delle più alte in Europa, ha ridotto notevolmente i loro guadagni, con un’aliquota che sfiora il 46%.

Dopo la finale, Alcaraz ha guadagnato poco più di 1,32 milioni netti, mentre Sinner ha portato a casa circa 730mila euro, suscitando domande sulla sostenibilità economica di tali competizioni in Paesi con alte tasse. L’argomento è stato rilanciato dal tennista danese Holger Rune, che ha commentato sull'imposizione fiscale su X.

Ha anche suggerito di considerare la residenza a Montecarlo non solo per vantaggi fiscali, ma anche per la qualità della vita e le strutture di allenamento.
Per quanto riguarda il cammino di Sinner nel torneo, i guadagni sono stati gradualmente crescenti, culminando in 690.000 euro per la semifinale contro un combattivo Djokovic.


In definitiva, se la finale tra Alcaraz e Sinner è stata un canto allo sport, l'addenda economica ci ricorda che anche i grandi campioni devono confrontarsi con il lato meno entusiasmante del successo: le tasse.
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