Curiosità

Islanda: impone la parità di retribuzione per uomini e donne

La società sta avanzando sempre di più verso l'uguaglianza di uomini e donne nella società, in particolare nel mercato del lavoro.

Il tempo in cui le donne rimenvano a casa a prendersi cura della famiglia è finito. Le cose sono cambiate molto e sono ovunque, anche con qualifiche migliori rispetto agli uomini, e meritano lo stesso riconoscimento sociale e finanziario.

In questo senso, l'Islanda ha dato un grande esempio al mondo diventando il primo paese a richiedere alle aziende di dimostrare di offrire la stessa remunerazione a tutti i dipendenti, uomini e donne.

Questa importante legge è entrata in vigore nel 2018 e richiede che ogni azienda con 25 o più dipendenti abbia una prova della parità di retribuzione per uomini e donne di tutte le etnie.

In un'intervista con Al Jazeera, Dagny Osk Aradottir Pind dell'Associazione islandese per i diritti della donna ha affermato che le persone stanno iniziando a capire che la disparità salariale è un problema sistematico che deve essere affrontato con nuovi metodi.

Prima di questa legge, l'Islanda aveva introdotto una quota che imponeva alle aziende con più di 50 dipendenti di avere almeno il 40% di donne nei consigli di amministrazione. Che grande esempio!

Non c'è da meravigliarsi che il piccolo paese nordico sia al primo posto nella parità di genere nel mondo, secondo il World Economic Forum.

La parità retributiva è stata un risultato importante che non è stato vano. Secondo la BBC, nel 1975, gli islandesi scioperarono a causa della disuguaglianza, lasciando i loro partner responsabili dei bambini e delle faccende domestiche, come cucinare e pulire. Cinque anni dopo, il paese ha eletto democraticamente il primo presidente del mondo.

Certamente, la nuova legge sui salari in Islanda è meritata. Le donne sono competenti quanto gli uomini e meritano di essere rispettate, apprezzate e premiate nel mercato del lavoro.

Siamo in un momento totalmente diverso, in cui in molte famiglie i ruoli e le responsabilità sono invertiti e le madri sono le gestori della casa, quindi devono ricevere una remunerazione equa, in modo che possano prendersi cura della propria famiglia con dignità e tranquillità.

L'uguaglianza non è un favore, ma un obbligo. Possano molti paesi seguire questo grande esempio!

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