L'INPS, l'Istituto Nazionale della Previdenza Sociale, è l'organismo statuale che gestisce la maggior parte dei servizi previdenziali e assistenziali in Italia. Fondato nel 1898, ha l'obiettivo di fornire supporto economico ai cittadini tramite il sistema pensionistico, gli aiuti per la disoccupazione, gli assegni per le famiglie e altri sostegni sociali.
Tutti i lavoratori, siano essi dipendenti, autonomi o parasubordinati, contribuiscono all'INPS, che a sua volta usa tali fondi per fornire le prestazioni stabilite dalla legge. L'Ente si occupa precipuamente della gestione delle pensioni, inclusa la pensione di vecchiaia, la pensione anticipata, la pensione di reversibilità e quella di invalidità.
L'INPS non solo calcola e eroga le pensioni garantendo la regolarità e la conformità delle stesse secondo le normative vigenti, ma offre anche diverse misure di protezione per i lavoratori in situazioni di difficoltà economica o di eventi inaspettati, come l'indennità di disoccupazione, la cassa integrazione salariale e bonus per famiglie economicamente vulnerabili o con figli a carico.
Un'importante innovazione dell'INPS è stata la digitalizzazione dei suoi servizi. Mediante il proprio sito web e le app dedicate, cittadini e aziende possono accedere a informazioni, inoltrare richieste e monitorare lo stato delle proprie pratiche senza doversi recare fisicamente agli uffici, semplificando così molti processi amministrativi.
L'Inps annuncia nuove misure entro il 2025
Di recente, l'INPS ha pubblicato un comunicato ufficiale che preannuncia il completamento di una misura molto attesa da parte degli utenti entro il 31 dicembre 2025. L'istituto ha assicurato cittadini e imprese sulla precisione dei tempi e sulla trasparenza delle procedure per l'implementazione di tale provvedimento.
La misura in questione è la "Pace Contributiva", inclusa nella Legge di Bilancio del 2024 e sarà attiva per i prossimi due anni. È diretta soprattutto ai lavoratori più giovani, in particolare a coloro che al 31 dicembre 1995 non avevano maturato ancora contributi e che non sono già pensionati.
Dettagli sulla "Pace Contributiva" dall'INPS
Con la circolare numero 69 di fine maggio, l'INPS ha fornito il manuale operativo per la "Pace Contributiva", specificando i requisiti necessari per accedere a questa opportunità e ha ufficialmente aperto la possibilità di presentare le domande. Questa normativa permette di riscattare, a condizioni vantaggiose, periodi lavorativi non coperti da contribuzione, recuperando fino a un massimo di cinque anni di contributi dal 1 gennaio 1996 al 31 dicembre 2023.
Questi contributi recuperati saranno considerati sia per determinare l'accesso alla pensione sia per il calcolo dell'assegno pensionistico stesso. Tuttavia, l'iniziativa non si applica ai periodi per cui era previsto un obbligo contributivo non rispettato. Per questi casi, rimangono valide altre vie di regolarizzazione. Le domande possono essere presentate entro il 31 dicembre 2025 attraverso diversi canali: il sito INPS, il centro di contatto dedicato, i patronati, intermediari autorizzati o, per i dipendenti, tramite il datore di lavoro con il modulo AP135. I versamenti effettuati per il biennio 2024-2025 sono completamente deducibili dal reddito.