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Indennizzo a vita per danni da vaccino: 6400 euro al mese

  • La campagna di vaccinazione contro il Covid-19 ha rappresentato un evento senza precedenti nella storia della medicina contemporanea. Nonostante il suo ampio successo, ha sollevato numerose polemiche e dibattiti, che hanno coinvolto settori come la politica, la scienza e la società civile.

    In Italia, la vaccinazione è stata resa obbligatoria per alcune categorie professionali, inclusi gli operatori sanitari e gli insegnanti, e per l'accesso a determinati luoghi pubblici e mezzi di trasporto è stato necessario il Green Pass, seguito dal Super Green Pass.

    Queste decisioni hanno scatenato proteste significative, con manifestazioni in diverse città. Alcuni hanno visto queste misure come un'invadenza nei diritti personali e nelle libertà garantite dalla Costituzione, mentre altri le hanno difese come essenziali per la salvaguardia della salute pubblica.

    Il dibattito si è esteso anche agli effetti collaterali dei vaccini. Sebbene la maggior parte di questi siano lievi e temporanei, alcuni casi rari di gravi reazioni avverse, come la trombosi legata al vaccino AstraZeneca, hanno creato allarme.

    Recentemente, un tribunale ha riconosciuto ufficialmente il danno da vaccino, stabilendo un risarcimento di 6400 euro al mese a vita. Scopriamo di più su questo caso.

    Un settantenne di Ferrara ha dimostrato il legame tra il vaccino Vaxzevria (AstraZeneca) e lo sviluppo della sindrome di Guillain-Barré, una patologia autoimmune che colpisce il sistema nervoso periferico. La diagnosi è stata confermata dalla Commissione medica ospedaliera di Padova, permettendo all'uomo di ricevere un indennizzo come previsto dalla legge 210 del 1992.

    Vaxzevria, sviluppato da AstraZeneca in collaborazione con l'Università di Oxford, era stato inizialmente raccomandato per gli under 55, poi per gli over 60, fino al suo ritiro nel maggio 2023. Nonostante la sua efficacia, ha suscitato preoccupazioni per alcune reazioni avverse, che vanno da sintomi lievi come febbre e dolori muscolari a complicazioni più gravi.

    I sintomi della sindrome di Guillain-Barré variano da formicolii e debolezza agli arti a problemi respiratori e di deglutizione, potendo portare in casi estremi alla paralisi. L'incidenza in Europa è tra 1,2 e 1,9 casi ogni 100.000 persone, con una maggiore frequenza in certe fasce d'età. Oggi, l'uomo colpito dalla sindrome vive su una sedia a rotelle e beneficia di un assegno mensile di 6.400 euro.

    L'indennizzo è concesso indipendentemente da responsabilità civili, come stabilito dalla normativa vigente, che protegge coloro che subiscono danni da vaccinazioni obbligatorie o raccomandate. Le autorità sanitarie, inclusa l'AIFA, raccomandano un monitoraggio attento per sintomi neurologici post-vaccinazione, sottolineando tuttavia la rarità di casi gravi come quello descritto.

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