Il carcere di Rebibbia a Roma, noto per la sua rigida sicurezza, è recentemente salito agli onori delle cronache per un grave incidente che ha visto coinvolto Francis Kaufmann, un cittadino californiano di 46 anni. Kaufmann è detenuto con l'accusa di aver ucciso la sua compagna Anastasia Trofimova e la loro bambina di sei mesi, i cui corpi sono stati scoperti il 7 giugno 2025 nel parco di Villa Pamphilj a Roma.
Prima dell'arresto, avvenuto il 17 giugno 2025 in Grecia, Kaufmann e la sua famiglia avevano trascorso circa due settimane vivendo nel parco. Dopo l'arresto, è stato trasferito al reparto protetto del penitenziario di Rebibbia l'11 luglio 2025.
La tranquillità del carcere è stata interrotta quando, durante l'ora d'aria, Kaufmann ha improvvisamente attaccato due agenti di Polizia Penitenziaria. Questo episodio di violenza inaspettata ha messo a dura prova la professionalità degli operatori, che hanno dovuto agire velocemente per contenere l'aggressore e garantire la sicurezza.
L'attacco ha causato ferite agli agenti, con prognosi di guarigione rispettivamente di 7 e 5 giorni. L'incidente ha riacceso le proteste sulle condizioni di lavoro e sicurezza nel carcere, già criticato per il sovraffollamento. Attualmente, il Rebibbia ospita 1.350 detenuti, ben oltre la sua capacità regolamentare di 1.080 persone, come sottolineato dall'Osapp (Organizzazione Sindacale Autonoma Polizia Penitenziaria).
