L'improvvisa scomparsa di Sammy Basso, giovane di 28 anni affetto dalla rarissima malattia genetica nota come progeria, ha lasciato un vuoto in tutti coloro che lo hanno conosciuto e seguito nelle sue pubbliche apparizioni e attività.
Sammy, noto per essere il soggetto più longevo con progeria sia in Italia che a livello globale, è spirato a soli 28 anni e 316 giorni, superando di gran lunga l'aspettativa media di vita per chi è affetto da questa condizione.
Sammy ha sempre cercato di sensibilizzare il pubblico riguardo la progeria, partecipando attivamente a incontri e conferenze, dove condivideva la sua esperienza e incoraggiava gli altri a superare le difficoltà, indipendentemente dalle imperfezioni umane. “L'importante è agire, non è mai troppo tardi,” sono state alcune delle sue parole più toccanti.
La tragica sera del suo decesso, Sammy ha avuto un malore mentre era a cena fuori; nonostante il rapido intervento dei soccorsi, è deceduto prima di poter raggiungere l'ospedale.
Un focus sulla progeria e sui suoi sintomi
La progeria, o sindrome di Hutchinson-Gilford, è una malattia genetica che colpisce pochissime persone al mondo. Sammy Basso, dopo la diagnosi ricevuta all'età di due anni, ha fondato l'Associazione Italia Progeria con l'obiettivo di diffondere la conoscenza su questa condizione e promuovere la ricerca scientifica.
Secondo quanto riportato, i sintomi della progeria iniziano a manifestarsi già nel primo anno di vita e includono ritardi nella crescita, un particolare aspetto del viso con testa sproporzionatamente grande rispetto al resto del corpo, labbra sottili, naso con punta a becco e altre caratteristiche distintive.
La malattia porta anche a problematiche come la perdita totale di capelli, alopecia, e una pelle invecchiata che appare raggrinzita.
La conoscenza approfondita della patologia, grazie anche all'impegno di Sammy e delle persone che con lui condividono questa rara condizione, si è ampliata, permettendo migliori approcci di trattamento e supporto.
LEGGI TUTTO