Non solo atti di bullism0 tra studenti o di violenza verso i professori. Per fortuna, i valori autentici della scuola sono distanti da questi episodi, sempre più frequenti. Da Vicenza una bella storia di solidarietà tra ex alunni, che ormai adulti e con le loro vite, trovano comunque il tempo, ma soprattutto il desiderio, di voler aiutare il loro anziano insegnante malato e ricoverato in ospedale al San Bartolo, scrive il Corriere del Veneto.
Il prof è rimasto solo, non ha familiari e nessuno riesce più a contattarlo. Ma facendo un giro di telefonate agli ospedali del vicentino, viene rintracciato, al San Bartolo, ricoverato dal 6 dicembre scorso. Nicoletta Bertorelli, una delle ex alunne, lascia un suo recapito e dopo pochi secondi il professore malato la richiama, perché vuole essere certo che i suoi libri siano a posto. L'insegnante di filosofia, il prof Umberto Gastaldi, a quanto pare deve aver lasciato un ricordo bello e potente ai suoi allievi che via chat e social, si stringono per aiutarlo.
«Non ti chiedeva nozioni, ma di ragionare, collegare, avere intuizioni ed espandere il campo di applicabilità», racconta Nicoletta sulle pagine del Corriere. «Tutti ricordano il gesto tipico, infinite volte ripetuto, di offrirci un caffè prima di entrare a scuola. In ospedale ho avuto un’emozione fortissima quando gli ho visto fare lo stesso con un’infermiera. In questi giorni mi hanno scritto a centinaia. Da Torino, Roma, Stati Uniti, Inghilterra. Persino un ex allievo dalla Nasa ci ha pregato di portargli i suoi saluti».
Ora gli ex ragazzi di un tempo cercano di superare i problemi della routine quotidiana per aiutarlo. «Facciamo i turni per andare a trovarlo, ci riuniamo quasi tutti i giorni in videochiamata per risolvere i problemi pratici». Ma i soldi sono l'ultimo dei problemi, visto che il loro sogno è trasferire il professore all’Istituto Salesiano San Filippo Neri di Lanzo, anni fa un liceo, dove il prof ha frequentato il ginnasio. «Adesso che lo abbiamo ritrovato, non lo lasceremo più».
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